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Integrazione e cibo, tre giorni a Torino con Slow Food

Minori stranieri non accompagnati al festival Venti Mediterranei

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 27 OTT - Valorizzare le contaminazioni e le diversità che popolano il Mediterraneo, favorire l'integrazione sociale, lavorativa e abitativa e stimolare il confronto e il dialogo attraverso il diritto al cibo e il piacere della tavola: è il messaggio che anima da oggi a domenica 29 ottobre la seconda tappa del festival Venti Mediterranei, inaugurato questa mattina alle Fonderie Ozanam di Torino.
    L'edizione piemontese approda nell'area di Porta Palazzo, nel quartiere Aurora, con una tre giorni di conferenze, talk, cene, laboratori e tour guidati. I protagonisti, ancora una volta, sono i ragazzi minori stranieri non accompagnati (Msna) impegnati nelle attività di Youth&Food - Il cibo veicolo di inclusione, il progetto di Slow Food selezionato da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
    "Non è un caso che oggi il nostro viaggio tra i Venti Mediterranei cominci dalle Fonderie Ozanam. Per molti ragazzi del progetto queste mura rappresentano rinascita, salvezza e riscatto" ha affermato Abderrahmane Amajou, coordinatore della Rete Migranti di Slow Food e referente di Youth&Food. È proprio qui infatti che dal 2022 circa 30 giovani stanno prendendo parte a una serie di corsi di ristorazione, italiano e informatica che li ha visti formarsi e inserirsi in cucina e in sala a livello professionale. Un percorso di accompagnamento che proseguirà anche nel 2024 e che mira a creare un network di ristoratori solidali con cui avviare collaborazioni stabili.
    "Da sempre il cibo è un grande veicolo di integrazione che avvicina le persone di lingue e culture diverse e ha in sé un duplice significato di identità e di incontro - ha sottolineato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare del Comune di Torino -.
    Il progetto Youth&Food, che prevede il coinvolgimento di minori stranieri non accompagnati, ha il merito di valorizzare la funzione di inserimento sociale e di opportunità lavorativa per i giovani migranti che accogliamo sul nostro territorio. Il cibo si conferma dunque strumento di integrazione sociale e conoscenza dei popoli».
    Durante l'incontro è stato proiettato un contributo video di Marco Rossi Doria, presidente di Con i bambini sul tema della povertà educativa minorile. (ANSA).
   

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