(ANSA) - ROMA, 30 NOV - "Le strategie incentrate
sull'alimentazione sono attualmente assenti da oltre il 70% dei
piani climatici dei Paesi, ma tali piani sono uno strumento
cruciale per abbandonare i metodi industriali di produzione
alimentare a favore di metodi di coltivazione più sostenibili,
ovvero l'agroecologia. Questo non solo proteggerebbe il pianeta,
ma aiuterebbe anche ad affrontare le radici della fame, a creare
posti di lavoro, a migliorare la salute e a proteggere la
biodiversità, in definitiva a costruire una prospettiva futura
di pace e bellezza".
Quest'anno le politiche agricole e alimentari saranno al centro
delle discussioni a Dubai. "Occorre un importante cambio di
paradigma - sottolinea Nappini - che costruisca un nuovo
rapporto tra esseri umani e natura. La natura è il tutto e noi
ne siamo una parte: non siamo superiori e non possiamo piegarla
al nostro volere per il raggiungimento del mero profitto"
continua la presidente di Slow Food Italia
Slow Food ritiene che "solo le soluzioni che affrontano allo
stesso tempo le sfide della sicurezza alimentare, del
cambiamento climatico, della salute e della perdita di
biodiversità e che includono una prospettiva di giustizia
climatica dovrebbero essere presenti nei negoziati", continua
Nappini. L'agroecologia è un modello che può garantire la
sicurezza alimentare a lungo termine per tutte e tutti ed è
riconosciuto e promosso dai movimenti per la sovranità
alimentare e dalle organizzazioni internazionali come le Nazioni
Unite. L'Ipcc ha specificamente approvato l'agroecologia come
soluzione climatica, insieme all'empowerment delle comunità
locali, che può migliorare la resilienza agli effetti del
cambiamento climatico. Ha anche affermato che il passaggio a
diete equilibrate e sostenibili può aiutare a combattere il
cambiamento climatico, e "questa è anche la visione che noi di
Slow Food continuiamo a ribadire con quieta e convinta
determinazione" conclude.
. (ANSA).
Cop28: Slow Food, strategie cibo assenti da 70% Piani climatici
Nappini, va costruito nuovo rapporto tra esseri umani e natura