Rubriche

Nascono le Slow Food Farms, aziende agricole modello agroecologia

Per produrre cibo che onora la terra e alimenta economie locali

Redazione Ansa

(ANS - Nascono le Slow Food Farms, la nuova iniziativa del movimento braidese che riunirà tutte quelle aziende agricole che coltivano secondo i principi agroecologici.


    Entreranno a farne parte realtà che si ispirano al principio di Slow Food secondo cui tutti devono poter accedere a un cibo che nutre le comunità, onora la Terra e alimenta l'economia locale.
    A presentarle, in occasione di una conferenza stampa a Roma presso la Stampa estera, è Edward Mukiibi, presidente di Slow Food. "Le Farms, saldamente radicate sul territorio, avranno un ruolo fondamentale - precisa il presidente di Slow Food Mukiibi - nel riunire le comunità e contribuire a garantire accesso a un cibo buono, pulito e giusto per tutti contrastando le crisi climatica, ambientale, sanitaria e sociale".
    Il rapporto tra gli essere umani e la natura sarà al centro di Terra Madre Salone del Gusto, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto che si terrà a Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre. Organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero del Turismo, del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Terra Madre approfondirà le tematiche al centro del documento presentato ai ministri del G7 in oltre 600 conferenze, incontri, Laboratori del Gusto e attività didattiche per scuole e famiglie

. "Noi crediamo - sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia - nel diritto di tutti a una vita di pace e prosperità. Per questo da quasi 40 anni lavoriamo con i nostri progetti per restituire valore al cibo e a chi lo produce. Oggi dobbiamo abbandonare una logica basata solo sul profitto e adottare una prospettiva "bio-logica": una logica imperniata sulla vita su cui occorre investire di più in termini di ricerca. Una logica che ci consenta di percepirci parte della natura, che tuteli la biodiversità, la fertilità dei suoli, le risorse naturali: le uniche ricchezze davvero in grado di salvarci. Riteniamo che sia imprescindibile sancire il diritto di tutti i popoli, di determinare le proprie politiche alimentari e agricole: la sovranità alimentare. Questo chiediamo ai leader mondiali presenti a Siracusa. Mentre istituzioni, enti locali e organizzazioni negli stessi giorni presentano le loro buone pratiche sulle politiche alimentari a Torino: perché un'alternativa è possibile, oltre che necessaria", conclude Nappini.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it