Chiude con 300mila presenze la 15/a edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la rassegna biennale internazionale organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, che raduna produttori da tutto il mondo e le comunità del cibo della rete creata vent'anni fa. In cinque giorni, gli 80mila metri quadrati degli spazi di Borgo Dora a Torino sono stati ospitati 700 espositori, 3mila delegati di Terra Madre e i rappresentanti di 180 Presìdi Slow Food dei quali 28 al debutto, dall'Italia e dall'estero.
Tutto esaurito alle 250 conferenze con 700 relatori, italiani e stranieri, 5mila visitatori solo nel percorso dell'Orto Slow Food. "Vorrei che questa edizione di Terra Madre fosse dedicata a due amici, due delegati che erano qua con noi nell'edizione del 2022 - ha detto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food - sono Dro Or, un produttore di formaggi israeliano e Bilal Saleh, un produttore di olio della Cisgiordania. Dror era stato sequestrato il 7 ottobre 2023 dai terroristi, che avevano ucciso sua moglie; qualche mese dopo è stato trovato morto. Saleh è stato ucciso il 30 ottobre da un colono del villaggio vicino che gli ha sparato mentre era nel suo uliveto. Terra Madre - ha sottolineato Petrini - è un luogo di pace, a Torino arrivano persone da tutto il mondo per dialogare".
A Terra Madre - ha fatto notare Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia .- "migliaia di donne e uomini, contadine, allevatori, pescatori hanno testimoniato modelli agroecologici che tutelano la biodiversità e sanciscono la necessità della sovranità alimentare. Modelli in grado di garantirci un progresso che intreccia indissolubilmente il benessere umano, con quello animale, con gli ecosistemi".