Sul vino fino ad oggi non c'è obbligo di indicazione delle calorie in etichetta, ma la Commissione Ue, sia pure con almeno un anno di ritardo rispetto ad altri alimenti normati a dicembre 2014, sta mettendo mano alla questione del valore nutrizionale in etichetta. E solo l'ipotesi che finisca la norma in deroga per il vino fa tremare i polsi ai produttori di Amarone e dei calici italiani di alta gradazione e quindi maggiore apporto calorico.
Il fabbisogno giornaliero di un adulto di circa 70 kg di peso è di circa 2.170 calorie al giorno. Una bottiglia di Amarone, con una gradazione pari a 16°, presenta un contenuto pari a 885 calorie, equivalente a circa 134 calorie per un bicchiere da 150 ml. Un vino più leggero, con gradazione alcolica di 13°, fornisce un apporto calorico per bicchiere di 109 calorie, abbattendo così il contributo energetico di circa il 20%. ''Per consumatori e le consumatrici più attenti alla silhoutte può essere un forte deterrente al consumo anche di un semplice vino a pasto - ha osservato Pantini - trovare in etichetta un warning sull'apporto calorico del nettare di Bacco''.
L'introduzione dell'obbligo di indicazione del valore nutrizionale sulle etichette di vino ''sarebbe un altro disastro - ha commentato Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini - soprattutto per i piccoli produttori che hanno come unico strumento di comunicazione l'etichetta. In generale, sarebbe una comunicazione che snatura una tradizione di consumo moderato di cui siamo i primi portavoce. Inoltre sarebbe per il mondo del vino una impropria omologazione ai rischi di un food poco salutare nel quale non ci riconosciamo. Non si può buttare via la nostra cultura del bere moderato con scelte politiche sbagliate''.
Verso calorie in chiaro in etichetta vino, trema export
Zonin (Uiv), batosta per produttori, disincentiva vendite in Usa