ROMA - Prosegue il successo del vino biologico italiano sui mercati internazionali che vale 192 milioni di euro, con un'impennata del 40% registrata nel 2016 rispetto all'anno precedente. E' quanto emerge dalla ricerca Wine Monitor Nomisma realizzata in occasione del Vino Bio Day per Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
In base alla ricerca, l'export di vino biologico italiano pesa per il 3,4% sul totale dell'export del settore, ma il trend è in continua crescita grazie anche a una forte propensione all'export delle aziende bio (79% vende all'estero), che rappresenta il 70% del fatturato. Per quanto riguarda i principali mercati di sbocco, l'Ue rappresenta la principale destinazione (66% a valore), con in testa la Germania (33%), seguita dagli Stati Uniti (12%).
Le aziende sono ottimiste per i prossimi anni. A trainare le vendite, secondo il 28% del campione, saranno i mercati terzi, primo fra tutti quello statunitense. Una su 4 poi prevede un aumento di oltre il 10% del proprio fatturato dovuto all'export nei prossimi 3 anni, un ulteriore 54% prevede comunque una crescita compresa tra il 2% e il 10%. Più dei 2 terzi delle aziende, infine, scommette sulla crescita dell'export, mentre le altre non prevedono variazioni sostanziali del proprio giro d'affari, ma neanche alcuna diminuzione delle vendite.
Vola l'export del vino biologico made in Italy,+40% nel 2016
Wine Monitor Nomisma per Ice 'Vino Bio Day',+2% consumi interni