CAGLIARI - La saggezza popolare, con il celeberrimo detto 'buon vino nella botte piccola', aveva intuito qualcosa: contano anche le dimensioni. Ma ora c'è anche la prova scientifica, un'equazione per far invecchiare bene una bottiglia.
L'articolo è uscito su "International Journal of Mathematical Education in Science and Technology" della Taylor & Francis.
Firmato da Lucio Cadeddu, ricercatore del dipartimento di matematica e informatica dell'ateneo cagliaritano e da Alessandra Cauli, laureata magistrale in matematica nella stessa università (ora dottoranda a Torino), prende in esame gli antichi sistemi usati per misurare il contenuto di una botte. Ma parla anche di formule matematiche che regolano l'invecchiamento del vino e del sistema dinamico che "modellizza" il problema della degustazione. C'è un'equazione per tutto. Anche per la corretta realizzazione di una cantina. In particolare per la sua profondità sotterranea: numeri e operazioni per ottimizzare il mantenimento della temperatura ideale. Riducendo al minimo le oscillazioni, senza ricorrere a costosi, complessi e poco naturali sistemi di condizionamento dell'aria. Una cantina ideale - spiegano gli esperti - dovrebbe mantenere la stessa temperatura in tutti i periodi dell'anno, ma il calore si propaga attraverso il suolo come un'onda. Per questo motivo la giornata più calda all'esterno non sarà necessariamente quella più calda all'interno. Il picco di temperatura, infatti, avrà luogo all'interno con un certo ritardo e un soggetto a una qualche forma di attenuazione (damping effect).
I segreti del vino? Svelati dalla matematica
Da università di Cagliari anche le formule per l'invecchiamento