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Veronafiere apre Vinitaly Russia, a Mosca e San Pietroburgo

Accompagna 43 cantine italiane in mercato al 7/mo posto consumi

Redazione Ansa

(ANSA) - VERONA, 19 NOV - Per Vinitaly doppio appuntamento in Russia, a Mosca e San Pietroburgo. La più importante manifestazione al mondo dedicata a vino e distillati, accompagna 43 cantine italiane in un mercato che rappresenta il settimo consumatore a livello globale (3,9 miliardi di euro in valore nel 2017), con una spesa enologica raddoppiata in dieci anni. La missione commerciale organizzata da Veronafiere, con il supporto di ICE-Agenzia e dell'Ambasciata italiana, prende il via oggi a Mosca. Una giornata di degustazioni e incontri b2b con 18 importatori russi e distributori locali selezionati. In calendario anche i seminari della Vinitaly International Academy per formare i buyer stranieri sulle specificità delle etichette e della biodiversità dei vitigni italiani. Con l'occasione, l'italian wine ambassador Nikolay Chashchinov presenta al pubblico 5StarWines-The Book, la guida internazionale di Vinitaly che raccoglie i migliori vini. "Secondo le analisi del nostro Osservatorio Vinitaly-Nomisma - ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -, Mosca sarà un mercato chiave per il vino anche nei prossimi 5 anni con un tasso di crescita a valore attorno al 4,5% annuo, complice il previsto aumento del pil pro-capite e del peso dell'upper class.

"Grazie a 255 milioni di euro di vendite del 2017 - ha aggiunto - oggi l'Italia è il principale fornitore con una quota di mercato del 29%, ma ci sono ancora ampi margini per migliorare.

Per farlo servono promozione strutturata e programmi educational mirati sui nostri prodotti vitivinicoli: quello che Vinitaly fa in Russia dal 2004". Nei primi 8 mesi di quest'anno l'import vitivinicolo russo è aumentato a valore del 3,3% a fronte di +1% dell'export italiano verso la Federazione russa che ha visto un leggero rallentamento dei vini fermi (-2%), parzialmente compensato da un +7,5% degli spumanti. Lo scorso anno la Russia ha chiuso al 10° posto tra i top-importer mondiali, per un controvalore di 880 milioni di euro (+33% sul 2016). "Il plauso per i risultati fin qui raggiunti - ha commentato l'ambasciatore d'Italia a Mosca, Pasquale Terracciano - va a Veronafiere, ai produttori italiani e ai distributori russi. A tutti loro il merito di continuare a lavorare per far crescere la diffusione del nostro vino, puntando sul valore aggiunto di tradizioni e territori unici apprezzati in tutto il mondo". Dopo Mosca, il tour di Vinitaly domani fa tappa a San Pietroburgo, con un evento b2b serale che coinvolge produttori italiani e una rappresentativa commerciale russa. Protagonisti della cena di lavoro, venti differenti vini, in rappresentanza di tutte le regioni italiane. L'iniziativa è stata pensata anche per celebrare la concomitanza della Settimana della cucina italiana nel mondo in programma fino al 25 novembre.(ANSA).

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