(ANSA) - BOLGHERI (LIVORNO), 18 AGO - Nella tenuta Ornellaia
di Bolgheri (Livorno) la vendemmia è iniziata con circa una
settimana di anticipo, il 13 agosto, con i primi grappoli di
Sauvignon Blanc e di Viogner, mentre si prevede di iniziare la
raccolta per le varietà rosse (Merlot, Cabernet Franc, Cabernet
Sauvignon, Petit Verdot) tra gli ultimi giorni di agosto e la
prima settimana di settembre. "La parola d'ordine della prima
vendemmia post Covid‐19 è 'resilienza con fiducia", spiega il
direttore Axel Heinz, "Il nostro impegno è lavorare come di
consueto interpretando al meglio l'annata e preservando lo stile
e l'identità di Ornellaia".
Secondo l'azienda "le premesse per
la vendemmia del 2020 sono ottime ma, come ogni anno, saranno le
condizioni di settembre a decidere della qualità finale
dell'annata". "Il 2020 sarà senza dubbio un anno di cui ci
ricorderemo ma, almeno in vigna, a Bolgheri, ha regalato un
andamento delle stagioni bilanciato e regolare, lasciando
prevedere un'ottima vendemmia". Infatti "fatta eccezione di
qualche notte particolarmente fredda a marzo, la primavera è
stata quasi perfetta: soleggiata e con qualche pioggia al
momento opportuno, ha garantito uno sviluppo vegetativo
omogeneo, portando ad una fioritura anticipata, solo di una
settimana" mentre "l'allegagione è stata molto buona ed ha
assicurato le basi per un ottimo livello produttivo che oggi è
pienamente confermato". E se l'estate è iniziata con un mese di
giugno più piovoso del normale "costringendo il team di
Ornellaia ad un periodo di intenso lavoro in vigna per contenere
e proteggere la vegetazione in piena crescita", "luglio, in
compenso, si è svolto quasi senza precipitazioni, facendo
rallentare lo sviluppo delle viti giusto in tempo per
l'invaiatura, arrivata nell'ultima decade del mese".
Mentre i mesi si susseguivano lentamente, l'organizzazione in
vigna ed in cantina si è adeguata ai protocolli di sicurezza
anti Covid-19. "Già da aprile - afferma Axel Heinz, direttore di
tenuta - abbiamo riorganizzato la cantina dove operano circa 20
persone, mentre nei vigneti il distanziamento è naturale.
Abbiamo cambiato le modalità di lavoro senza modificare
l'operatività e soprattutto senza rinunciare ai nostri standard
qualitativi. È stata una sfida". (ANSA).
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