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Allarme caldo anche per il vino, urge trasporto refrigerato

Lo chiedono gli enotecari dell'associazione Vinarius

Redazione Ansa

 - Col caldo da bollino rosso lungo la Penisola enotecari, ristoratori e, di rimando, i consumatori, rischiano di non ricevere prodotti al massimo delle loro qualità, proprio a causa dei lunghi spostamenti all'interno di mezzi non a temperatura che andrebbero ad intaccare le caratteristiche del vino.

Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, associazione delle enoteche italiane sottolinea che "le alte temperature di queste settimane stanno avendo pesanti effetti negativi sulla qualità dei vini che vengono trasportati.   Proponiamo l'utilizzo di mezzi refrigerati per evitare di compromettere il prodotto e di creare un disservizio" e chiama tutti gli attori della filiera vino a lavorare per una soluzione unitaria.


    "È un tema che deve essere sollevato e sottolineato nella sua importanza - afferma Terraneo, che rappresenta oltre 120 associati e il cui fatturato totale sfiora i 50 milioni di euro - Trasportare vini attraverso mezzi non predisposti per la refrigerazione e per mantenere una temperatura ideale che non alteri il prodotto, rischia di diventare un grande disservizio, verso noi enotecari e verso il pubblico. Tamponare attraverso cantine di ultima generazione all'interno dell'enoteca non basta più, il danno viene già compiuto durante il trasporto. Come associazione siamo a disposizione in un'ottica di copertura delle spese di questo servizio ma chiediamo ad aziende, consorzi e altri attori della filiera di unirsi e lavorare ad una soluzione comune, a tutela di un'eccellenza italiana e di tutti i clienti di enoteche e ristoranti che meritano di godere di un prodotto al massimo delle sue qualità".
   

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