(ANSA) - ROMA, 19 DIC - L'orgoglio di un territorio,
l'Irpinia, che ha tanto da raccontare agli amanti del buon bere
e della buona tavola; una sfida imprenditoriale abbracciata da
tutta la famiglia, e una vera e propria passione per
l'Aglianico. C'è tutto questo nella formula d'impresa di "Terre
di Petrara" che, dopo i riconoscimenti Winemag di Miglior
Cantina d'Italia 2021 e la Medaglia Platino al Decanter World
Wine Awards 2021 per il Taurasi Riserva, non si è fermata sugli
allori ma anzi vuole rilanciare il distretto vitivinicolo
dell'entroterra campano.
La Capitale rappresenta il principale mercato di sbocco per le
produzioni sia da bacca bianca che rossa dell'azienda
vitivinicola di San Mango sul Calore (Avellino) che si sono
fatti apprezzare anche dai giovani amanti del buon bere
responsabile. In abbinamento accanto ai marroni, al caciocavallo
impiccato, ai tartufi della zona di Bagnoli Irpino, vi sono
anche i fichi di San Mango sul Calore, per un rilancio del
territorio e una visione dell'agricoltura 4.0, che mostri
intraprendenza e tecnologie al servizio della qualità.
Al 1816 risalgono le prime scritture ufficiali di questo
percorso, documenti storici ora riportati sulle etichette delle
bottiglie. La produzione a carattere locale era riservata a
pochi intimi fino al 2009, Giuseppe Simonelli, classe 1934,
insieme ai fratelli Alberto e Mario, propose i vini al pubblico.
Ad oggi la produzione annua è diminuita tra bottiglie tra
Taurasi Docg, Aglianico Dop e Fiano Dop, ma non la qualità. I
terreni appartenenti a Terre di Petrara hanno una dimensione di
8.5 ettari; 3 ettari sono dedicati alla coltivazione del vitigno
Fiano e 5.5 ettari sono invece dedicati al vitigno Aglianico. A
vegliare sulle coltivazioni vi è una maestosa quercia
centenaria, riprodotta nel logo di Terre di Petrara. (ANSA).
Terre di Petrara punta sul Taurasi Riserva e unicità irpine
Vino con medaglia Platino al Decanter World Wine Awards 2021