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Terre di Petrara punta sul Taurasi Riserva e unicità irpine

Vino con medaglia Platino al Decanter World Wine Awards 2021

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 DIC - L'orgoglio di un territorio, l'Irpinia, che ha tanto da raccontare agli amanti del buon bere e della buona tavola; una sfida imprenditoriale abbracciata da tutta la famiglia, e una vera e propria passione per l'Aglianico. C'è tutto questo nella formula d'impresa di "Terre di Petrara" che, dopo i riconoscimenti Winemag di Miglior Cantina d'Italia 2021 e la Medaglia Platino al Decanter World Wine Awards 2021 per il Taurasi Riserva, non si è fermata sugli allori ma anzi vuole rilanciare il distretto vitivinicolo dell'entroterra campano. "Punteremo sul Taurasi Riserva delle ultime annate, - ha detto Michelangelo Simonelli, responsabile della cantina Terre di Petrara, in un incontro pre-natalizio con la stampa a Roma - Questa linea di Taurasi riserva, invecchiata un anno ulteriore in bottiglia e i formati magnum rappresentano il fiore all'occhiello della nostra produzione e un simbolo della tradizione ma anche del futuro Made in Irpinia. I riconoscimenti ci hanno incoraggiato in questa sfida imprenditoriale e secolare. È una grande soddisfazione e un incentivo ad andare avanti nel solco della passione ereditata dai nostri nonni, di cui abbiamo recuperato le più antiche tradizioni. Con la grande cura che dedichiamo alle nostre vigne, l'obiettivo è di valorizzare il territorio".
    La Capitale rappresenta il principale mercato di sbocco per le produzioni sia da bacca bianca che rossa dell'azienda vitivinicola di San Mango sul Calore (Avellino) che si sono fatti apprezzare anche dai giovani amanti del buon bere responsabile. In abbinamento accanto ai marroni, al caciocavallo impiccato, ai tartufi della zona di Bagnoli Irpino, vi sono anche i fichi di San Mango sul Calore, per un rilancio del territorio e una visione dell'agricoltura 4.0, che mostri intraprendenza e tecnologie al servizio della qualità.
    Al 1816 risalgono le prime scritture ufficiali di questo percorso, documenti storici ora riportati sulle etichette delle bottiglie. La produzione a carattere locale era riservata a pochi intimi fino al 2009, Giuseppe Simonelli, classe 1934, insieme ai fratelli Alberto e Mario, propose i vini al pubblico.
    Ad oggi la produzione annua è diminuita tra bottiglie tra Taurasi Docg, Aglianico Dop e Fiano Dop, ma non la qualità. I terreni appartenenti a Terre di Petrara hanno una dimensione di 8.5 ettari; 3 ettari sono dedicati alla coltivazione del vitigno Fiano e 5.5 ettari sono invece dedicati al vitigno Aglianico. A vegliare sulle coltivazioni vi è una maestosa quercia centenaria, riprodotta nel logo di Terre di Petrara. (ANSA).
   

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