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Prosecco: dal Consorzio Docg il primo rapporto sostenibilità

Riduzioni emissioni, risparmio d'acqua, packaging più light

Redazione Ansa

(ANSA) - TREVISO, 26 GEN - E' un 'patto per il territorio' quello che i produttori del prosecco Docg Conegliano-Valdobbiadene vogliono proporre alle amministrazioni locali per perseguire la sostenibilità della viticoltura nelle colline trevigiane.
    Patto che poggia sul Primo Rapporto Sostenibilità elaborato dal Consorzio Docg, che sarà presentato lunedì 29 gennaio, a Valdobbiadene (Treviso). Una serie di regole per abbassare l'impatto delle attività (dalla vigna alla commercializzazione) che ruotano attorno a questo super-vino.
    Il primo rapporto sostenibilità sarà illustrato dalla presidente del Consorzio, Elvira Bortolomiol. L'evento (dalle ore 15) sarà introdotto, tra gli altri, dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e dal senatore Luca De Carlo.
    Il Rapporto di sostenibilità, anticipa Bortolomiol, "è un documento volontario che riflette l'impegno degli operatori a migliorare costantemente i livelli di produzione dell'uva e del vino". "Il rapporto - aggiunge - offre un quadro completo e articolato della performance di tutta la filiera, dati concreti sulla gestione sostenibile del vigneto che riguardano aspetti come la gestione antiparassitaria e idrica del suolo, la valorizzazione dei sottoprodotti e la tutela della biodiversità".
    Il dossier contiene anche dimensioni relative alle operazioni nelle cantine, prevedendo argomenti come la "corretta gestione e valorizzazione della risorsa idrica - prosegue la presidente - l'efficienza energetica, la riduzione delle emissioni e l'adozione di un packaging a ridotto impatto ambientale".
    Il documento rivela anche le performance sociali della denominazione, con dati sull'occupazione, specialmente di giovani e donne e l'impegno degli imprenditori vitivinicoli nel garantire condizioni di sicurezza ai lavoratori".
    I programmi del Consorzio, in ogni caso, non rimarranno temi esclusivi dei produttori della Docg. "Insieme ai 15 sindaci della zona - conclude Bortolomiol - sono stati condivisi alcuni progetti a medio e lungo termine mirati a definire un primo atto verso il Patto del territorio". (ANSA).
   

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