(ANSA) - ROMA, 23 APR - "La viticoltura porta vita. Salvare
il vigneto significa ripopolare le zone: togliere il vigneto
significa tornare all'abbandono, le aree interne del Paese ne
sono un esempio vivente.
"I premi per gli espianti garantiti dall'Europa una
quindicina di anni fa - ha proseguito Frescobaldi -, oltre ad
essere costati circa 3 miliardi di euro e ad aver dato una
risposta solo temporanea al problema della sovrapproduzione,
hanno favorito un progressivo spostamento delle vigne in
pianura, passata in poco più di 20 anni dal 30% al 50% del
totale coltivato a vite in Italia". L'associazione di settore
che rappresenta più di 150.000 viticoltori, secondo la posizione
condivisa dal Consiglio odierno, è contraria a utilizzare i
fondi Pns, (Programma nazionale di sostegno), per finanziare
eventuali nuove sovvenzioni all'abbandono del vigneto e richiede
in ogni caso di considerare il tema solo dopo che il ministero
competente avrà elaborato un piano specifico.
Il Consiglio nazionale, che è iniziato ieri con una cena alla
presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Lombardia,
Attilio Fontana, e che oggi ha concluso i lavori con il
messaggio di saluto del ministro dell'Economia e delle Finanze,
Giancarlo Giorgetti, ha poi fatto il punto sull'attualità del
comparto, dall'Ocm promozione ai dealcolati e al tema vino e
salute, a partire dalla discussione a Bruxelles
sull'introduzione in Belgio di nuovi health warning, fino alle
attività di Wine in Moderation (Wim) per la promozione di un
consumo consapevole. (ANSA).
Unione italiana Vini, no a ricorso indiscriminato espianto vigne
Frescobaldi, togliere il vigneto significa tornare all'abbandono