"Lo scorso anno le nostre imprese del vino hanno realizzato una crescita nei volumi di imbottigliato pari allo 0,54%, che sale al 2,8% se raffrontata alla media dei tre anni precedenti. Una crescita piccola ma da non sottovalutare, soprattutto se si tiene conto del contesto economico internazionale.
Particolarmente interessante è l'analisi territoriale delle performance: rispetto al 2022, le regioni del Nord Ovest hanno ceduto l'8,3% dei volumi e quelle del Centro il 5,3%. Viceversa, a mostrare la miglior performance sono stati i territori vitivinicoli del Nord Est con un incremento del 3,7%; crescita trainata soprattutto dall'Asolo Prosecco Docg e dal Veneto Igt.
Entrando nel dettaglio, il 2023 evidenzia andamenti contrastanti: da un lato i vini Igt hanno realizzato una performance sorprendente, con una crescita annua del 16,5%, equivalente a oltre 97,6 milioni di bottiglie; dall'altro, le Doc hanno registrato un calo degli imbottigliamenti del 2,8% e le Docg un calo addirittura superiore, pari all'8%. Il risultato economico finale è stato negativo per l'1,3%.
Nondimeno, il primo quadrimestre del 2024 mostra alcuni segnali positivi, perché i volumi dell'imbottigliato sono cresciuti dell'1,1% sullo stesso periodo dell'anno precedente. Inoltre, ancor più significativo è il fatto che la ripresa ha interessato Doc e Docg, che fa ben sperare per il futuro. (ANSA).
Il vino italiano regge la tempesta, trainano Nord-Est (+3,7%) e Igp
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