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Cotarella, scienza per mitigare danni del clima sui vigneti

Per il presidente di Assoenologi 'è in atto una rivoluzione'

Redazione Ansa

(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 06 AGO - "È in atto una rivoluzione climatica. Per mitigare i danni ai vigneti occorre un approccio sempre più scientifico e professionale": è quanto ha detto all'ANSA, Riccardo Cotarella, presidente nazionale Assoenologi, parlando dell'imminente vendemmia e di quanto sta accadendo a livello meteorologico sull'Italia. "Ho sempre pensato che il cambiamento climatico, in corso dalla fine del secolo scorso, sia stato un plus per la vitivinicoltura italiana avendo portato le nostre uve ad acquisire una maturità fenolica che prima non avevano. Ora però le cose stanno cambiando negativamente" ha spiegato.
    "Siamo alle prese con un clima che definirei quanto meno bizzarro - ha sostenuto Cotarella - e che quest'anno, ad esempio, ha spaccato il nostro Paese in tre macro aree richiedendo interventi specifici e differenziati zona per zona.
    Al nord abbiamo registrato piogge copiose con fenomeni anche di muffe nobili, al sud temperature altissime e una siccità mai vista prima, il centro Italia fino a una ventina di giorni fa viveva una situazione quasi di normalità, ma ora l'assenza di pioggia inizia ad essere prolungata. Nel centro sud la vendemmia sarà sicuramente anticipata rispetto ad altri anni, ma è ancora un po' presto per pronunciarsi su come sarà da un punto di vista qualitativo e quantitativo". Per l'enologo "se il clima ci assiste nelle prossime tre settimane e se mettiamo in atto le giuste pratiche tecniche e scientifiche possiamo sperare di raccogliere uve buone e sane anche laddove il clima finora non è stato clemente".
    Parlando del momento che il vino sta vivendo a livello commerciale, Cotarella ha spiegato che "i mercati nazionali e internazionali, stanno avendo andamenti molto irregolari". "Ma non dobbiamo preoccuparci tanto dei mercati - ha sostenuto -, ma delle aziende e quelle più a rischio sono quelle non strutturate a livello commerciale e comunicativo".
    Il presidente di Assoenologi ha ricordato infine "le difficoltà legate alla vendita dei vini ciclicamente si sono più volte presentate". "Ma le abbiamo sempre superate perché il vino deve indurci all'ottimismo" ha concluso Cotarella. (ANSA).
   

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