(ANSA) - CASTIGLIONE DI SICILIA, 12 SET - "Il settore vive
un momento difficile perché si è interrotta la trasmissione
generazionale di cosa significhi consumare vino. Le nuove
generazioni non sono state educate a farlo e oggi i giovani -
attratti dalla mixology - si allontanano dal vino ma assumono
più alcol rispetto alla mia generazione.
Non possiamo dire che il vino fa bene perché c'è l'alcol, ma ci
sono altri argomenti che distinguono il nostro mondo e che
accomuna il prodotto con i territori e la loro storia. Serve
affermare questi valori identitari per non confondere il vino
con le altre bevande alcoliche. Il vino - ha concluso il
presidente Oiv - non è un liquido, è un vettore culturale. Bere
un calice di Etna è un atto culturale ed è indubbio che la forza
della sua denominazione è data dall'identità costruita attorno
al Vulcano". (ANSA).
Moio (Oiv), 'settore paga più di altri diatriba vino-salute'
'Momento difficile, si è interrotta trasmissione generazionale'