(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 13 SET - Una vita tra i vigneti, al
punto che oggi Franco Picciolini, viticoltore di Monterubiaglio,
borgo a pochi chilometri da Orvieto in provincia di Terni, può
probabilmente vantare un record assoluto con le sue 75
vendemmie. "La nostra famiglia ha sempre lavorato nei vigneti e
la mia prima vendemmia, diciamo consapevole, la feci a sei anni
quando il babbo Alfonso decise che per me e i miei fratelli era
arrivato il momento di dare un aiuto in campagna", ha raccontato
all'ANSA proprio tra i filari della sua tenuta agricola che
porta avanti assieme ai figli Alessandro e Paolo.
"Ora di anni ne ho 81, ma non me li sento - dice Picciolini
mentre stacca i grappoli -. Sarà per la passione che ho sempre
avuto per questo lavoro, ma posso garantire che mi sento forte
come quando ero un ragazzo".
Franco, camicia a quadretti e "fazzoletto del contadino" in
testa, tiene a sottolineare che le ferie l'ha "sempre fatte
lavorando tra i miei vigneti". "Non c'è mai stato un giorno, da
quando ho questa azienda, che non sono venuto in campagna e
secondo me - racconta sorridendo - è questo il segreto che mi ha
portato a questa età con ancora tanta voglia di lavorare".
Franco svela poi una sorta di rito scaramantico al quale da
decenni non si sottrae: "Il giorno del primo dell'anno - rivela
-, anche per pochi minuti, vengo in campagna e poto un paio di
viti. D'altronde c'è il detto che chi lavora a Capodanno, lavora
tutto l'anno e finora è andata bene e quindi continuerò in
questa tradizione".
Picciolini è anche un testimone vivente di come sia
completamente cambiata la viticoltura italiana. "Al di là della
tecnologia - spiega - l'aspetto più evidente della
trasformazione sta nei cambiamenti climatici. Un tempo, ad
esempio 50-60 anni fa si vendemmiava tra fine settembre e inizio
ottobre, oggi le uve si iniziano a raccogliere ad agosto e a
metà settembre è praticamente completata. Produrre uve non ti
arricchisce economicamente. Per me l'arricchimento è stato
nell'amore che ho tuttora per questo lavoro, perché la vite è
vita".
Se le 75 vendemmie possono costituire un primato, Franco può
vantarne anche un altro. "Allora ero giovane davvero - racconta
orgoglioso - in una giornata lavorativa, da solo raccolsi 27
quintali d'uva, alla cantina sociale del paese rimasero
sbalorditi". Sottolineando che "mediamente una persona 'normale'
raccoglie 8-10 quintali al giorno".
Ora Franco ha un altro obiettivo da raggiungere: "Punto alle
80 vendemmie, poi si vedrà…". (ANSA).
Viticoltore di Orvieto festeggia i 75 anni di vendemmie
'La prima a sei anni, ora punto alle 80 raccolte'