(ANSA) - VERONA, 14 SET - E' a Bolgheri, nell'eden
vitivinicolo italiano, che Marilisa Allegrini, la 'signora
dell'Amarone', rilancia la sua quarantennale esperienza
imprenditoriale nel mondo del vino, con l'energia e la passione
di sempre. Un gruppo che porta esattamente il suo nome - dopo la
separazione nell'azienda di Valpolicella dai nipoti Francesco,
Giovanni e Matteo Allegrini - Un brand corporate tutto al
femminile, che accanto a Marilisa vede al vertice le due figlie
Caterina e Carlotta Mastella, con il supporto del Master of wine
Andrea Lonardi.
Quest'anno, in occasione della Cena dei Mille sul Viale dei
Cipressi di San Guido, a Bolgheri, ha fatto sfilare le sue
etichette accanto ai campioni Supertuscan, brand come Sassicaia,
Ornellaia, Antinori, Le Macchiole, che da subito visto l'arrivo
di Lady Amarone come valore aggiunto per il territorio. Un luogo
che Marilisa ed il fratello Franco (scomparso nel 2003)
scelsero già nel 2001. Tra le più estese della denominazione -
100 ettari di cui 64 vitati, divisi in quattro diversi poderi -
Via Bolgherese, Chiesina di San Giuseppe, Le Sondraie, Valle di
Cerbaia - la tenuta di Poggio Al Tesoro è una delle tre punte di
diamante del Gruppo Marilisa Allegrini, assieme all'altra
toscana di San Polo a Montalcino (acquisita nel 2007), e a Villa
Della Torre, headquarter in Valpolicella dell'azienda, nota per
la villa cinquecentesca da cui prende il nome.
Per i vini di Poggio al Tesoro, prima la Cena dei Mille,
quindi una giornata riservata alla stampa in vigna e in cantina,
per un primo bilancio della produzione Allegrini in Maremma. Con
un focus, paradossalmente, non su un grande rosso (come Sondraia
o Il Seggio ) ma su un bianco, Solosole, vermentino 100% che sta
riscrivendo in chiave 'contemporanea' la storia di questo vino.
Di Solosole è stata anche organizzata una inedita verticale di
cinque annate (2023, 2017, 2016, 2014, 2007) con un pranzo in
riva al mare nel ristorante 'stellato' La Pineta di Andrea e
Daniele Zazzeri, a Marina di Bibbona. Si tratta di un Vermentino
in purezza che, nella realtà, è un blend di quattro produzioni
di Vermentino di altrettante parcelle di Bolgheri, ognuna con
caratteristiche proprie. "Comunica il mare, la luce e i profumi
del territorio - ha detto Andrea Lonardi - Permette di andare
indietro nelle annate, continuando garantire un divertimento che
non ha pari. È il Vermentino di Bolgheri, esprime la bellezza di
questo vitigno ed è destinato a diventare il vino "marino" per
eccellenza, abbracciando le nuove tendenze più di chiunque
altro" (ANSA).
Il 'Solosole' e la seconda casa di Marilisa Allegrini a Bolgheri
Etichette Poggio al Tesoro alla cena dei Cipressi San Guido