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Uiv, i dealcolati vanno chiamati 'vino' anche in Italia

Ritirata la norma del Mef. Masaf approvi il nuovo decreto

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 OTT - Le imprese italiane chiedono di poter operare alle stesse condizioni dei competitor europei, applicando la parola 'vino' ai dealcolati. Lo afferma l'Unione italiana vini (Uiv), secondo cui il ministero dell'Economia avrebbe ritirato le norme relative ai vini dealcolati recentemente inserite nella proposta di decreto legislativo in materia di accise. Ora, superato l'impasse, per Uiv è necessario che il ministero dell'Agricoltura approvi al più presto il decreto tenendo conto degli elementi principali già discussi con la filiera; fra questi, il processo di dealcolizzazione che dovrà avvenire in locali appositamente dedicati; il divieto della pratica per i vini Dop/Igp; e il fatto di considerare la soluzione idroalcolica residua (acqua di rete tra il 95% e il 99,9%) come rifiuto e quindi non sottoposta ad accise. Uiv confida che nelle prossime settimane il Masaf possa convocare le organizzazioni per presentare la nuova proposta di decreto, rilevando inoltre come un Regolamento comunitario sancisca dal 2021 l'obbligo di chiamare questo prodotto 'vino dealcolizzato' o 'parzialmente dealcolizzato'. (ANSA).
   

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