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Uiv, tra abitudini e difficoltà italiani non rinunciano al vino

Fuori casa gli spumanti superano i fermi tra i consumatori

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Over 55, senza più figli a carico in casa e, spesso, (6 volte su 10) con un reddito sopra la media nazionale. Un universo di 11,3 milioni di famiglie tricolori che è al tempo stesso l'identikit del consumatore casalingo di vino lungo lo Stivale con il 59% della spesa totale della categoria nella grande distribuzione italiana. E' quanto risulta da un'analisi presentata oggi alla fiera di Milano dall'Osservatorio Unione italiana vini (Uiv) e da NIQ Italia nel corso di Simei, il Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento. Secondo lo studio questi boomer (con una coda di GenX), sono i protagonisti di una spesa enologica pari a 1,83 miliardi di euro l'anno e lasciano quasi le briciole agli altri 2 grandi cluster individuati: le famiglie con figli (7,8 milioni) non arrivano al 24% della spesa complessiva, mentre le famiglie under 55 senza figli a carico si fermano a meno del 18%.
    "Assistiamo a una tendenza che si va affermando - rileva Eleonora Formisano di NIQ Italia -, la prima tribù è in crescita sempre più evidente, le altre invece faticano, in particolare i segmenti a basso reddito. Una polarizzazione dei consumi di vino basata su discriminanti divenute strutturali, come l'età e la disponibilità economica". Ed è proprio la spesa media annuale che fa la differenza ed evidenzia la fatica degli italiani che, in generale per alleviare il senso dell'esborso, hanno aumentato la frequenza d'acquisto (+3,3%) ma diminuito i consumi di vino (-2%). E che in particolare vedono le famiglie con figli spendere per gli acquisti di bevande in media 5 volte meno rispetto alle coppie over 55.
    A un'area retail, dedicata ai consumi casalinghi, si contrappone un canale fuoricasa con altrettanti trend sempre più nitidi.
    Secondo il panel interrogato da NIQ Italia per la fiera di Uiv, oggi sono di più i consumatori di spumanti (63,4%) rispetto a quelli di vino fermo (61%). Un sorpasso fino a ora impensabile, se si considera che i fermi e frizzanti costituiscono da sempre l'ossatura del vigneto Italia con circa i 4/5 della produzione.
    Uno specchio dei tempi che si riflette anche nelle mutate occasioni di utilizzo: oggi l'aperitivo è diventato - ai danni dei pasti - il dominus del consumo di alcolici non solo per i giovani GenZ o Millennials, ma è passato in cima alle abitudini anche tra i 45-54enni (aperitivo e pasti entrambi al 31%) e si avvicina sempre più a conquistare lo scettro tra gli over 55.
    (ANSA).
   

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