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Vino, Brunello Montalcino domina fascia luxury in Usa (+1%)

In quel mercato è il 32% di bottiglie italiane sopra 50 dollari

Montalcino

Redazione Ansa

- MONTALCINO (SIENA) - Bene le vendite americane di vino Brunello di Montalcino. Pur nel contesto generale di un mercato del vino in fase depressiva - le performance globali a volume e valore mostrano segni negativi rispettivamente a -8% e -7% - il Brunello, riporta una nota del Consorzio di tutela, chiude i primi nove mesi del 2024 con tendenziale in crescita del 5% a volume e dell'1% a valore.


    Una sovraperformance, rileva l'Osservatorio Uiv su base SipSource nell'analisi di mercato realizzata per il Consorzio in occasione della prima giornata di Benvenuto Brunello, la manifestazione in corso a Montalcino fino al 18 novembre.


    Inoltre il successo è ancora più evidente se misurato con la macrocategoria di appartenenza, i vini rossi fermi: a valore, gli italiani segnano -6%, ma ancora peggio fanno i francesi (-8%) e i padroni di casa Usa, a -9%. Bene anche il posizionamento luxury: il Brunello è primo nei consumi di rossi italiani nel prezzo alla distribuzione di oltre 50 dollari a bottiglia, con uno share del 32% sul totale.


    Per il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci "il 2024 è stato probabilmente l'anno più difficile a causa di un contesto internazionale di grande incertezza; la speranza è che dopo le elezioni americane si possa avviare un processo di normalizzazione, sia in chiave economica che geopolitica. Il Brunello si è difeso sostanzialmente bene e le imprese di Montalcino confidano di poter riprendere quota anche sul canale core della ristorazione: l'horeca è da sempre lo sbocco primario del nostro vino di punta e prova ne sia il fatto che rappresenti il 54% del valore delle vendite, a fronte di una quota italiana al 31% che scende al 29% per i rossi francesi".


    Buone notizie anche sul fronte della struttura dei prezzi, che rimane inalterata. Infine, messo a paragone coi competitor diretti esteri, il Brunello risulta più performante. Rispetto ai francesi, a parte Bordeaux Superieur (+4%) e Saint-Emilion (+6%), il +1% del Brunello acquista maggior valore se comparato a -30% e oltre di Beaune, Chateauneuf du Pape, -23% di Margaux o il -15/18% di Bourgogne e Pomerol. Male anche i grandi vini americani, con perdite di valore comprese tra -6/8% di Oregon e Sonoma e i -20-27% di Oakville e Howell Mountain, fino al 40% di perdita registrato dal campione dei vini californiani, l'Atlas Peak.
   

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