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Ceramica Suono, le sculture sonore di Pierluigi Pompei

Alla Fornace del Canova a Roma, dal 24 ottobre al 2 dicembre

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Ceramica & Suono è il titolo della mostra che la Fornace del Canova ospita dal 24 ottobre - nell'ambito della Rome Art Week - fino al 2 dicembre. Per la prima volta a Roma dopo trent'anni l'artista e compositore Pierluigi Pompei, che oggi vive e lavora ad Amsterdam, espone le sue sculture sonore in ceramica, concepite per lo spazio circolare della Fornace in una sinergia tra suono, colore e materia. La mostra è anche un omaggio ad Antonio Canova, di cui abbiamo celebrato il bicentenario l'anno scorso, che in quel luogo cuoceva i suoi bozzetti in terracotta. È proprio qui che l'artista cerca un dialogo con lo scultore neoclassico, la sua storia, la tradizione e l'artigianato, per sperimentare come questi elementi risuonino nel presente.
    L'esposizione si sviluppa in un percorso suggestivo e intimo in cui il visitatore, spettatore e attore dell'evento di sound art, si può lasciare andare vivendo le proprie sensazioni, fenomeno che l'artista studia dal 2016. Le forme circolari in ceramica smaltata e i colori fusi con la materia sono il canale attraverso cui si diffondono i suoni evocativi, composizioni in quadrifonia ideate dallo scultore per questo spazio: dalle melodie accennate all'eco armonica di trombe colorate, dal sussurro del vento alle voci casuali. "L'intenzione - spiega l'artista - è proprio una spazialità sonora in cui i suoni fanno parlare l'aria".
    La mostra, installazione esperienziale, riunisce tre sculture sonore in ceramica, tre passaggi diversi acusticamente che suscitano emozionanti sinestesie cromatiche: all'ingresso il Vocum, due 'bocche' smaltate che cantano dal muro; poi si passa al Rovesciamento, lunghe campane che alternano femminile e maschile in un equilibrio orientale, fino a Linea d'orizzonte, un diorama allestito nella cavità circolare della Fornace.
    Entrando si è avvolti dai suoni e dai colori, percezioni che avanzano e si allontanano come se fossero il respiro di una città, raccontata da un'illusoria prospettiva di 450 mattonicini blu cobalto che sfumano in una leonardesca evanescenza. Si vive cosi una situazione acustico-visiva immersiva, in cui i suoni rimangono contenuti all'interno di un piccolo universo ideale dove il visitatore può guardare e ascoltare dal miglior punto possibile. La mostra, che sarà aperta tutti i giorni dalle 16 alle 20, è realizzata con il contributo dello Stimuleringsfonds Creatieve Industrie (Fondo stimolo per industria creativa di Rotterdam), fondazione Stokroos e dell'EKWC (Centro Europeo della Ceramica in Oisterwijk) e del Mondriaan Fonds. (ANSA).
   

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