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Giulierini, Mann? un arrivederci nel segno di Neapolis

Arriva una iscrizione Tempio dei Dioscuri per sezione su città

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 10 NOV - Dall'antica Neapolis giunge simbolicamente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nel giorno in cui il direttore Paolo Giulierini presenta il bilancio del suo doppio mandato, la seconda parte dell'iscrizione in greco che coronava il fregio del celebre tempio dei Dioscuri (I sec. d. C.). Il prestito di lunga durata dalla Curia arcivescovile di Nola (promosso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana) si congiungerà quindi all'iscrizione già in possesso del Mann ricomponendo la prima parte dell'epigrafe che porta il nome di Iulio Tarso. Giulierini ha ancora una volta sottolineato il suo legame con il capoluogo campano: "La nuova sezione Neapolis aprirà a fine 2024 e l'arrivo oggi dell'epigrafe sancisce il nostro riferimento costante alla storia della città e la necessità di interagire con il territorio". Il 14 novembre scade la sua proroga a direttore di un museo promosso in prima fascia dopo otto anni di successi. "Spero che sia un arrivederci" il suo commento a una giornata che ha voluto nel segno di Napoli e della sua storia archeologica. L'iscrizione è stata rinvenuta nella Chiesa di Santa Maria del Plesco a Casamarciano nel nolano, dove era stata murata all'interno di un altare nel Settecento durante i lavori diretti da Domenico Antonio Vaccaro, negli stessi anni era impegnato nel rifacimento della Chiesa di San Paolo Maggiore di Napoli dove si trovavano le rovine del tempio dei dioscuri. L'iscrizione era ben nota da trascrizioni fatte da studiosi sin dal Quattrocento ma si conosceva un unico frammento, quello del Mann rinvenuto nel 1901 nella certosa di San Martino. Questo di Casamarciano reca parte del nome dei dioscuri, venerati a Napoli sicuramente sin dalla fondazione della colonia. Alla presentazione del bilancio di mandato hanno partecipato Ludovico Solima (Università Vanvitelli/ curatore dei volumi), Mario Cesarano (archeologo Sabap), Antonia Solpietro (Resp. beni culturali diocesi di Nola), Clemente Primiano (sindaco Casamarciano). Mostrate alla stampa anche le nuove sale appena restaurate destinate alla collezione vascolare e alla mostra del Tesoro della Legalità. (ANSA).
   

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