'Bucare il mare' è la mostra di Fabrizio Plessi che Villa Farnesina ospita fino all'11 aprile nella Loggia di Galatea, concludendo il progetto 'Trittico dell'ingegno italiano', allestito e organizzato dall'Accademia Nazionale dei Lincei in occasione del V centenario della morte di Leonardo e di Raffaello e del VII centenario di quella di Dante. La mostra di Plessi raccoglie un trittico di disegni che dialoga con intensità e, allo stesso tempo, con discrezione con le grandi opere pittoriche di Leonardo, Raffaello e Dante e con un'incursione dei disegni nella Loggia di Amore e Psiche.
I disegni di Fabrizio Plessi, tratti che registrano le più segrete emozioni, si confrontano con i maestri e indagano sul funzionamento del pensiero creativo attraverso il mare e le risorse naturali, elementi ricorrenti nelle sue opere. Plessi, uno dei pionieri della video arte e, negli anni '70, il primo a usare il monitor televisivo come materiale, è stato scelto proprio per la sua straordinaria capacità di interloquire con i grandi interpreti della storia dell'arte e di inserirsi in contesti di grande rilevanza e tradizione storico-artistica. E' stato il primo artista contemporaneo a esporre alle Scuderie del Quirinale di Roma nel 2002 con la mostra 'Paradiso Inferno'; con 'Il Flusso della Ragione', mostra allestita nel 2012 nel salone del Palazzo della Ragione di Padova, i suoi disegni e schizzi si confrontavano con il ciclo di affreschi del XV secolo che decorano le pareti; nel 2013 nella Sala dei Giganti a Palazzo Te di Mantova le sue opere dialogavano in modo poetico con le pareti affrescate di Giulio Romano.
Più recentemente nel 2019 ha inaugurato i rinnovati sotterranei delle Terme di Caracalla con una grandiosa mostra 'Il segreto del tempo'. Suggestive anche le sue opere site specific, create per spazi antichi e classici come piazza San Marco a Venezia, la Valle dei Templi di Agrigento e la Lonja di Palma de Maiorca. Temi ricorrenti, la natura e l'acqua, e il disegno come tratto distintivo. "Mi è praticamente impossibile resistere alla tentazione di tracciare con la mano un segno su una qualsiasi superficie piatta che mi si presenti dinnanzi - scrive Plessi sul suo lavoro artistico - sia essa la sabbia umida e compatta di una spiaggia, lo specchio d'acqua immobile di una vasca, oppure il finestrino appannato di un treno. Se poi si tratta di carta, e per carta intendo tutti i tipi di carta bianca e colorata, allora il rapporto tra la mia mano e il foglio in questione, diventa assolutamente frenetico e incontrollato, e si tramuta in un vero corро а согро".
All'interno dell'esposizione a Villa Farnesina, inoltre, è prevista una parte scientifica: verranno infatti condotte indagini non-invasive sulla stabilità e conservazione dei disegni contemporanei. Tali ricerche, effettuate dal Centro Linceo di Ricerca sui Beni Culturali Villa Farnesina in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-rete beni culturali, utilizzano tecnologie altamente innovative.
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