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Botero, Munch, Egitto. Il 2025 di Arthemisia a Roma

Grande arte per il Giubileo e per i suoi 25 anni di mostre

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Botero, Much che dopo Milano sbarca nella capitale, e l' Antico Egitto. Sarà ricco di grande arte il 2025 che Arthemisia si appresta a proporre a Palazzo Bonaparte nell' anno del Giubileo durante il quale festeggerà anche i suoi 25 anni di attività nella produzione di mostre ed eventi. Si comincia il prossimo settembre con la retrospettiva dedicata a Fernando Botero. ''E' il primo grande omaggio dopo la sua morte, nel settembre scorso - spiega all' ANSA Iole Siena, presidente e amministratrice delegata - ci saranno opere classiche ma anche quelle che temeva nel suo studio e che nessuno ha mai visto e alle quali teneva moltissimo''. Dipinti, acquarelli e sculture e alcuni inediti del grande artista colombiano saranno esposti nella esposizione più completa mai realizzata a Roma. Opere di medie e ampie dimensioni che rappresentano la sontuosa rotondità del suo universo femminile, restituito con effetti tridimensionali e colori spesso sgargianti, tutt'altro che sinonimo di sensualità o di estetica naïf, primitiva, Una sala sarà dedicata alla sperimentazione tecnica più recente del maestro che, dal 2019, dipinse con acquerelli su tela.
    Da febbraio a giugno sarà la volta della monografica dedicata a Edvard Munch, con cento opere provenienti dal Munch Museum di Oslo. La grande retrospettiva - promossa con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e prodotta con Palazzo Reale, arriva a Roma appunto dal capoluogo lombardo a quaranta anni dall' ultima mostra sull' artista. Edvard Munch (1863 -1944), precursore dell'Espressionismo e tra i più grandi esponenti simbolisti dell'Ottocento, è l'interprete per antonomasia delle inquietudini più profonde dell'animo umano. In autunno, da ottobre, a tenere banco sarà l' Antico Egitto e la sua civiltà millenaria, con la mostra prodotta e organizzata in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. Dalla scoperta negli anni Venti del Novecento della tomba di Tutankhamon a Luxor, nella valle dei Re, ad opera dell' archeologo inglese Howard Carter, è scoppiata in tutto il mondo una vera passione per la storia di questo popolo affascinante raccontato, in questa mostra unica in Italia, attraverso papiri, manufatti votivi, corredi funerari trovati in alcune delle tombe più importanti, sarcofaghi di grandi dimensioni, oggetti di culto e della quotidianità e sculture imponenti delle divinità venerate e dei re delle varie dinastie ''Sarà una stagione sfavillante - sottolinea Siena - Il nostro primo giubileo sarà l' occasione per riflettere sul lavoro enorme svolto in questi anni, quasi 1500 mostre in Italia e all' estero, con milioni e milioni di visitatori. Abbiamo toccato tutti i temi e fatto davvero tanto per la cultura e per l' arte. Quella di Arthemisia è una grande storia, più di quanto non si percepisca. Siamo orgoliosi di esportare questa qualità del made in Italy'' . (ANSA).
   

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