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A Roma visite guidate al Venerabile Collegio Inglese

L'antica istituzione inglese apre le sue porte ogni sabato

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 SET - Ospizio per pellegrini, sede di una confraternita, palazzo nobiliare, caserma durante l'occupazione napoleonica e, dal 1579, seminario. È il Venerabile Collegio Inglese, 700 anni di storia in uno straordinario complesso architettonico nel cuore di Roma, che per la prima volta apre le sue porte a visite guidate. Ogni sabato si può entrare nella più antica istituzione inglese al di fuori dell'Inghilterra, dove ammirare prestigiose opere, saloni, cappelle e locali che hanno ospitato cardinali, monarchi, politici e intellettuali, tra cui Thomas Cromwell e John Milton.
    Fu fondato come ospizio per pellegrini inglesi e gallesi nel 1362, con annessa una chiesa dedicata a san Tommaso di Canterbury. Nel 1412, insieme ai pellegrini e agli studenti, prendevano alloggio i diplomatici inglesi e, grazie alle donazioni di Riccardo III, divenne l'Ospizio del Re. Nel 1500, in occasione dell'Anno Santo, fornì alloggio a 750 pellegrini.
    Nel 1579 all'ospizio venne aggiunto un seminario; nel 1654 il Collegio comprò la proprietà adiacente e si trasformò in un palazzo nobiliare. Nel 1798 Napoleone invase Roma e le sue truppe occuparono e saccheggiarono il Collegio e l'ospizio, che caddero in stato di abbandono; dopo la sconfitta dei francesi, avvenuta nel 1818, venne ripristinato solo il Collegio che a metà dell'Ottocento visse una seconda età d'oro.
    Curiosamente, fu grazie al Venerabile Collegio Inglese che il gioco del calcio arrivò a Roma: nel 1892 un gruppo di seminaristi inglesi, allenati dal rettore del Collegio, iniziò a praticare uno sport che nessuno, nella città eterna, ancora conosceva. Oggi il Collegio continua a svolgere la sua funzione, formando ogni anno seminaristi e sacerdoti.
    Il percorso di visita conduce alla chiesa di san Tommaso di Canterbury, interna al Collegio, che ospita un capolavoro di Durante Alberti e un ciclo di 34 dipinti del Pomarancio; la Cappella dei Martiri, affrescata da Andrea Pozzo, e con una pala d'altare di Pier Leone Ghezzi, che raffigura il martirio di San Tommaso da Canterbury. Infine il Refettorio, impreziosito da dipinti e affreschi di Andrea Pozzo. Info: artwonders.it (ANSA).
   

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