(di Laura Valentini)
(ANSA) - ROMA, 05 NOV - I rilievi in terracotta per gli
scultori del Rinascimento erano quello che i disegni
rappresentavano per i pittori: una riflessione, uno studio,
spesso una preparazione all'opera. Ma quando gli autori sono
grandi maestri come nel caso di Donatello lo stesso 'bozzetto'
ha un grande valore, specie se rispunta dal nulla.
Tutto inizia nel 1916 "quando nei lavori di ristrutturazione
della chiesa di Santo Stefano fu rinvenuto metà di un rilievo in
terracotta che gli studiosi attribuirono a Donatello e che fu
donato al museo di Schifanoia a Ferrara" spiega Scansani
all'ANSA. Appena 5 anni dopo il pezzo fu rubato e sparì per
sempre
"All'inizio di quest'anno io che mi occupo di scultura
rinascimentale in terracotta, nell'ambito del progetto Crete
finanziato dal Pnrr in una collezione privata di Ferrara ho
trovato la metà mancante dell'opera andata perduta e il cui
insieme - afferma ancora lo studioso - raffigura il funerale
della Vergine: il pezzo ritrovato mostra la seconda metà
dell'opera del maestro". Non solo. "Nella stessa collezione sono
presenti altre due terrecotte ritrovate da un avo dell'attuale
proprietario in un pozzo di una casa privata: rappresentano due
evangelisti e anche in questo caso si possono attribuire a
Donatello".
La datazione dell'opera è nel 1450: "appare molto probabile
perché l'artista è documentato a Ferrara in quell'anno. Di certo
- osserva Scansani - non sappiamo quale fosse la destinazione
finale di questi lavori: sono bozzetti, piccole prove di studio
per opere più importanti e nonostante questi fossero una
tipologia diffusa nelle botteghe rinascimentali a noi ne sono
arrivati pochissimi". Di qui il grande interesse per il
ritrovamento che è stato al centro di un articolo pubblicato
dalla rivista specializzata The Burlington Magazine. "Non
sappiamo a cosa fosse diretto lo studio preparatorio, sappiamo
che Donatello lavorava abbastanza di frequente per opere mai
portate a termine. Era abbastanza avvezzo a accettare
commissioni e non portarle a compimento: del resto era una vera
star in quel momento storico, tutti lo volevano dai Gonzaga agli
Este. Lui andava dal migliore offerente ma si disamorava delle
commissioni , per esempio sappiamo che avrebbe dovuto realizzare
nello stesso anno l'arca di sant'Anselmo per il duomo di Mantova
ma l'opera non vide mai la luce". (ANSA).
Rispunta la seconda metà di una terracotta di Donatello
La prima fu rubata