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Da Parmigianino a Kentridge, 60 opere all'Istituto per la Grafica

In mostra a Roma disegni, incisioni, foto, video e libri d'artista

Redazione Ansa

E' la grande mostra 'Acquisizioni. Da Parmigianino a Kentridge', fino al 23 marzo a Palazzo Poli, a inaugurare le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell'Istituto centrale per la grafica. In mostra 60 opere, recentemente entrate a far parte delle collezioni dell'Istituto, che ripercorrono i 500 anni di storia dell'arte, tra disegni, matrici e incisioni, fotografie, video e libri d'artista.

"Questa mostra è il racconto di un museo in movimento in cui negli ultimi tre anni sono arrivate molte opere - spiega Maura Picciau, direttrice dell'Istituto centrale per la grafica - Sono decine gli oggetti e le opere d'arte che sono pervenute all'Istituto, ad arricchire la nostra già ampia collezione.

L'esposizione dimostra come, secondo varie modalità, lo Stato possa incrementare il patrimonio nazionale; uno sforzo grande, anche economico visto che ci sono opere per oltre 3 milioni di euro, nella convinzione che lo sviluppo di una raccolta costituisca un valore per il museo e per la comunità tutta".

Apre l'esposizione un prezioso foglio di Francesco Mazzola detto il Parmigianino che rappresenta una 'Dormizione e Assunzione della Vergine', acquisito dopo un fermo all'esportazione. È del 1720 la 'Veduta del tempio di Vesta a Tivoli' di Caspar Van Wittel, un grande disegno realizzato a penna e inchiostro acquerellato; di Giovanni Fattori in mostra alcune acqueforti su zinco, tecnica a cui si dedicò l'artista in età matura con esiti altissimi. Apre il XX secolo, entrando per la prima volta nelle collezioni dell'Istituto, Umberto Boccioni con 'Uomo seduto', una piccola incisione del 1907, mai esposta prima d'ora. Degli stessi anni un prezioso disegno a matita e tempera acquarellata di Egon Schiele, 'Nudo maschile seduto', unico disegno dell'artista presente nelle collezioni museali italiane, e di poco successivo, un disegno a matita di Gustav Klimt, 'Mäda Primavesi, in piedi, con il cappotto'. Quasi inedite, a eccezione di una piccola esposizione in galleria, sono 8 lastre di Mario Sironi, realizzate con una tecnica leggera e veloce nel 1917. Un'intera parete della mostra sarà dedicata all'imponente 'Triumphs & Laments Frieze II' di William Kentridge, acquisito direttamente dall'autore. Un'ampia parte della mostra, infine, è dedicata ai libri, con alcuni pezzi pregiati e unici tra cui 'Illustration of the book of Job', un libro illustrato di Willam Blake del 1826 con 21 tavole incise a bulino.
   

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