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L'arte ridisegna i borghi, la seconda vita di Civitacampomarano

Nuova linfa da Nord a Sud, anche Ortisei, Dozza, Aielli

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 21 OTT - Graffiti, installazioni, murales, sculture, festival e iniziative d'arte contemporanea che trasformano e in qualche caso ridisegnano borghi piccoli, a volte sconosciuti e sperduti, che riacquistano nuova linfa vitale anche grazie al turismo.
    È il caso di paesi come Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, arroccato su un promontorio che domina le colline molisane. L'atmosfera è intrisa di storia, con il castello medievale che sovrasta il paese e le strette vie che sembrano custodire segreti millenari. Da alcuni anni questo borgo è stato riscoperto grazie a CVTà Street Fest, evento con artisti internazionali che trasformano le sue mura antiche in una tela per opere d'arte contemporanea. Ogni angolo di Civitacampomarano diventa un'esperienza visiva e sensoriale, creando un contrasto affascinante tra il passato remoto del borgo e l'esplosività visiva dell'arte urbana.
    Non solo. Anche alle porte di Bologna, a Dozza, dal 1960 la Biennale del Muro Dipinto ha trasformato le facciate delle case e dato un nuovo look al paese. Nuove immagini che raccontano storie, emozioni e visioni del presente, senza mai tradire l'anima storica del paese. Camminare per Dozza è come sfogliare un libro d'arte, dove ogni vicolo riserva una sorpresa: una nuova prospettiva, un racconto inedito o un colore vibrante che spezza la monotonia delle antiche pietre. Allo stesso modo Aielli (L'Aquila), in Abruzzo, ha trovato slancio grazie all'arte contemporanea. Qui, l'iniziativa "Borgo Universo" ha cambiato il volto del paese: artisti legati alla street art, scultori e performer sono stati invitati a realizzare opere che si integrano con l'architettura storica del borgo, trasformando le mura in tele e le piazze in spazi espositivi. Una delle opere più iconiche è il murale dedicato alla tavola astronomica, un invito a guardare il cielo, a riscoprire la meraviglia del cosmo in un contesto che, per secoli, è stato legato alla vita agricola e alla terra. E poi c'è quello dedicato a Ignazio Silone che richiama i temi delle lotte contadine e sociali o quello dell'artista Millo, che tratta l'immigrazione e la sostenibilità.
    Spostandosi più a nord, a Borgo Valsugana, in Trentino, si scopre una dimensione ancora diversa. La contemporaneità dell'arte dialoga con la storia e la natura attraverso sculture e installazioni realizzate interamente con materiali naturali come legno, pietra e foglie. Passeggiando lungo i sentieri che attraversano i boschi, si trovano installazioni che si integrano con il paesaggio. Scenari montuosi che si arricchiscono d'arte anche a Ortisei, in provincia di Bolzano, dove si tiene la Biennale Gherdëina. Per l'evento artisti locali e internazionali lavorano per dare energia creativa fra le Dolomiti attraverso opere site-specific, installazioni e interventi nello spazio pubblico affrontando temi legati all'ecologia, all'identità locale e alla connessione tra uomo e ambiente. (ANSA).
   

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