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Ulivi e tradizioni, viaggio nei borghi dell'olio di qualità

Dalla Toscana all'Emilia-Romagna, poi l'Umbria e la Puglia

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 21 OTT - L'olio italiano è il frutto di una storia millenaria che si intreccia con il territorio e le tradizioni. Ogni località, ogni borgo, è custode di esperienze uniche: come Trequanda in Toscana, Brisighella in Emilia-Romagna, le colline umbre e la Puglia.
    Il viaggio inizia da Trequanda (Siena), piccolo borgo toscano immerso nelle colline della Valdichiana Senese, dove l'olio è parte integrante del paesaggio e della cultura locale. Qui, gli oliveti si estendono a perdita d'occhio. Tanto che il paesaggio di Trequanda è annoverato nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici. Trequanda è anche una destinazione ideale per l'olio turismo, con operatori locali che organizzano sempre più spesso tour nel territorio. Proseguendo verso l'Emilia-Romagna, si arriva a Brisighella (Ravenna), borgo medievale incastonato tra le colline, famoso per la produzione del rinomato olio Brisighello Dop. L'olio extravergine in questa terra è un'eccellenza che segue un rigido disciplinare di produzione, che ne garantisce la qualità e la purezza. Le olive vengono raccolte a mano e lavorate con la spremitura a freddo per mantenere intatte tutte le caratteristiche nutrizionali. Ogni anno, a dicembre, il borgo ospita la Festa dell'Olio con degustazioni e visite ai frantoi.
    La prossima tappa tocca l'Umbria, dove l'olio è un elemento essenziale della cultura gastronomica. La regione ospita la XXVII edizione di Frantoi Aperti, per festeggiare l'arrivo dell'olio. Tante le iniziative in programma, fino al 17 novembre tra degustazioni nei frantoi, assistere alla raccolta delle olive e scoprire le tradizioni grazie a eventi come le Esperienze Evo&Art, che intrecciano la scoperta dell'olio Dop con l'arte e la storia del territorio. Inoltre, la mostra fotografica diffusa Visioni Oleocentriche trasforma l'Umbria in un museo a cielo aperto.
    L'itinerario si conclude in Puglia, una terra dove l'olio è un elemento sacro, celebrato con cerimonie che risalgono a secoli fa. A Bitonto (Bari), capitale pugliese dell'olio, la benedizione dell'olio è un rito che segna l'inizio della stagione del raccolto. I frantoi aprono le porte e le prime bottiglie di olio novello vengono benedette nelle chiese locali, come segno di abbondanza e speranza. Durante i festeggiamenti, le piazze si animano con eventi gastronomici, dove la bruschetta condita con olio novello e sale marino diventa il simbolo della semplicità e della tradizione pugliese. (ANSA).
   

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