È uscita "Borghi da Vivere", la nuova edizione della guida al viaggio nell'Italia più autentica. Più che una raccolta di luoghi è un racconto a colori che mette in primo piano i borghi certificati dal Touring Club Italiano con la Bandiera Arancione (281 al momento della pubblicazione della guida, oggi 285).
Sono centri piccoli e piccolissimi che punteggiano le valli e le campagne, a nord come a sud, dalle vette alpine ai verdi boschi dell'Appennino diventano luoghi ideali per un weekend o una vera e propria vacanza all'insegna del relax, di ritmi diversi, di paesaggi verdi e rilassanti, di buona cucina e buona accoglienza, lontano dalla folla e senza spendere troppo. Per diventare Bandiera Arancione i requisiti di base sono infatti essere un comune con meno di 15mila abitanti e non avere un territorio bordato dal mare.
La guida non è solo un appassionato consiglio di viaggio, ma è un racconto a colori di un paese in continua evoluzione, una trama di luoghi che non si chiudono dentro le mura dei loro confini, ma si aprono alla novità, alla diversità e all'innovazione. Dietro le quinte, c'è il lavoro del Touring che mette a disposizione la propria esperienza per sostenere gli sforzi di amministrazioni e cittadini nell'accoglienza di qualità, nell'attenzione all'ambiente, nella gestione dei servizi al turista. Da quest'anno Borghi da vivere è pubblicata anche nelle versioni in inglese e in tedesco.
"I centri che verifichiamo e sosteniamo - dice Isabella Andrighetti, che coordina l'iniziativa Bandiere Arancioni - sono eccellenti nonostante siano a volte isolati o molto piccoli, come Bergolo (Cuneo) che ha poco più di 50 abitanti. Sono eccellenti perché hanno saputo tradurre valori condivisi in esempi concreti e virtuosi di innovazione sociale, cooperazione ed economia circolare. Senza dimenticare che i borghi non sono cartoline dal passato, sono realtà vive e dinamiche, ricche di nuove energie grazie ai numerosi giovani che hanno deciso di investire nel proprio futuro aprendo qui nuove imprese".
La guida del Touring suggerisce una visita senza fretta, regalandosi il piacere di sostare nelle piazze, entrare in un circolo ricreativo, affacciandosi sui belvedere alberati, osservando la vita che scorre. E a farsi stupire da un piccolo museo, una bottega o un teatro microscopico e ogni occasione di incontro e di festa popolare.
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