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I cinque trend del turismo, da rigenerativo a ecologico

Sustainable Tourist Forum,riscoperta del treno per basso impatto

Redazione Ansa

MILANO - Turismo rigenerativo, ecoturismo in natura, sostegno alle comunità locali, scelta di alloggi ecologici e ritorno del treno come mezzo di trasporto a basso impatto per lunghi spostamenti. Sono i principali trend di viaggio sostenibile, già riscontrati nel 2023 e in consolidamento nel 2024, secondo centinaia di operatori del settore che hanno partecipato a Padova alla terza edizione del Sustainable Tourism Forum, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo.
    Il Forum è stato organizzato dal Gstc Italy Working Group, una rete di organizzazioni italiane che implementano e promuovono gli standard internazionali di sostenibilità.
    Incrociando i più recenti dati di diverse fonti e osservatori, è emerso che la crisi climatica ha prodotto un cambiamento valoriale nei consumatori italiani, per i quali il viaggiare sostenibile, soprattutto se associato alla tutela del territorio e alla riduzione dell'impatto ambientale delle strutture e della mobilità, è un fenomeno particolarmente rilevante: il 64% dei turisti è influenzato nelle proprie decisioni di viaggio da considerazioni legate ad ambiente e sostenibilità, cifra che sale al 71% negli under 35. In particolare, il viaggio "like a local", ovvero vissuto come un abitante del territorio visitato, è ritenuto il modo più efficace per supportare l'economia locale, ad esempio scegliendo ristoranti che offrono prodotti a filiera corta o affidandosi a tour operator del posto per le proprie escursioni, con attività che non siano una minaccia per gli habitat naturali e la fauna locale. In questo contesto si inseriscono ad esempio i numeri relativi al cicloturismo: nel solo 2022 si sono contate in Italia 33 milioni di presenze per un indotto complessivo stimato attorno ai 4 miliardi di euro.
    La maggioranza degli italiani, inoltre, sembra oggi disposta a pagare un sovrapprezzo pur di potere usufruire di servizi e operatori che lavorano in maniera sostenibile: circa il 50% è disposto a spendere fino al 10% in più, mentre il 20% si spingerebbe fino al 15-20% in più. (ANSA).
   

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