SAN GALLO - Un viaggio nel gusto di San Gallo dovrebbe partire dalla birra, visto che già nel Medioevo nell'abbazia della città svizzera i monaci riuscirono a ottenere più mosti dalla stessa produzione e di conseguenza tre diversi tipi di birra da utilizzare in occasioni ben precise...
Ma non ci si ferma certo qui: nessuna altra salsiccia in svizzera è famosa come quella di San Gallo, la Brawurst o Olma di San Gallo fatta di vitello tagliato al coltello, un pizzico di speck e latte e scoperta già nel 1438. Richiestissima in ogni grigliata che si rispetti dalle fiere paesane alle festività - anche se gli autentici abitanti di San Gallo preferiscono bollirla e consigliano di gustarla mangiandola con le mani - viene servita assolutamente senza senape e al massimo con una speciale salsa alle cipolle, con il tipico rosti di patate e con un pezzo di pane (la tradizione vorrebbe fosse un "Bürli"). Dal 2007 è stata inserita nell'elenco svizzero delle specialità a origine geografica protetta Igp.
Restando in tema di salsicce molto noto anche lo Schüblig di San Gallo, dal colore scuro e dal sapore molto deciso, generalmente composte da maiale, manzo, lardo e un insieme di spezie, legate con il vino rosso.
Si chiude poi con il Biber o Biberli, biscotto speziato decorato di pasta al miele con un bianco ripieno di mandorle, simbolo della città di San Gallo al pari del doppio campanile della sua chiesa. Viene pressato in una forma di legno che lascia un diesgno preciso: il più richiesto è l’orso, simbolo della città, ma ci sono anche la cattedrale o il tipico merletto.
Info: www.st.gallen-bodensee.ch/it/
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