(ANSA) - PORTO CERVO, 09 SET - Il segreto sta nel pensare in
prospettiva futura e non puntare a spremere il settore nei mesi
di alta stagione, ma allungarla grazie anche al meteo che in
Sardegna rende possibile un turismo pressoché tutto l'anno,
complice una serie di strutture che, singolarmente ma con una
visione comune, decidono di chiudere le porte della loro
attività ad ottobre e anche oltre.
La tanto decantata destagionalizzazione turistica in Gallura
è un processo che ha iniziato il suo corso, partendo da alcuni
degli hotel, resort di lusso e ristoranti della Costa Smeralda
maggiormente attrattivi e arrivando fino a paesi dell'interno,
come Luogosanto.
Fino a tutto il mese di ottobre resteranno aperti.
"Apriamo settembre con il 75 per cento di occupazione e
prevediamo di chiuderlo con l'85 per cento, - conferma Vito
Spalluto, direttore del 7Pines Resort che ha fatto della ricerca
della destagionalizzazione il suo mantra - Ottobre ha al momento
il 55 per cento di occupazione, ma pensiamo di chiudere almeno
al 65. Stiamo spingendo questi due mesi, puntando su agenzie e
consorzi di lusso americani, che hanno turisti di alta fascia
che amano scoprire i luoghi e vivere esperienze autentiche.
Sappiamo che non è facile, ma è necessario fare un cambio di
visione e mentalità. E più strutture sposano questa visione più
diventerà fattibile".
Dati positivi e in crescita anche per Gallicantu Stazzo
Retreat di Luogosanto: il mese di settembre inizia con l'89 per
cento di occupazione, un dato positivo considerando una
previsione iniziale dell'80 per cento. Per ottobre la previsione
è quella di arrivare al 75 per cento con la chiusura prevista il
5 novembre. "Una campagna a portata di mare è il nostro motto, -
racconta Marco Maria Berio, proprietario della struttura immersa
nel verde - un format che ci ha portato ad avere il 90 per cento
di occupazione delle stanze. Siamo convinti che si possa vivere
la Sardegna a prescindere dal suo mare, tutto l'anno, puntando
sull'offerta culturale e sportiva che l'isola e la Gallura
offre".
La clientela di riferimento è quella prettamente
mitteleuropea con un'elevata percentuale di ospiti provenienti
da Stati Uniti, Australia e Canada. "A differenza di luglio e
agosto, che hanno avuto una flessione rispetto alla stagione
2022, settembre e ottobre, così come maggio, registrano un trend
molto positivo, con ottimi pick up settimanali. - analizza
Nicola Floris, direttore de Li Finestreddi Resort - Al momento
l'occupazione dall'1 settembre alla chiusura dell'8 ottobre si
aggira intorno al 68 per cento, ma prevediamo di arrivare al
78".
Alberghi ma anche ristoranti: Frades a Porto Cervo insegue il
progetto di prolungamento della stagione da sempre.
"Programmiamo la nostra apertura a maggio e talvolta addirittura
ad aprile, in occasione della Pasqua, e la chiusura verso fine
ottobre - spiega lo chef e proprietario Roberto Paddeu - Il
riscontro che abbiamo avuto da parte della clientela è sempre
stato molto positivo, a conferma del fatto che ci sono tutti i
presupposti per pianificare delle stagioni più lunghe, ampliando
il bacino del target anche agli ospiti che scelgono di visitare
la destinazione in periodi in cui possono godere maggiormente
delle bellezze naturalistiche". (ANSA).
Hotel e ristoranti, in Costa Smeralda estate sino a ottobre
Albergatori e chef ci credono. Stagione lunga anche nell'interno