(ANSA) - ROMA, 08 APR - Nella seconda metà dell'Ottocento è
arrivato sulle tavole dei genovesi. Poi ha conquistato le tavole
dei liguri e oggi è una prelibatezza internazionale tanto che
ogni anno si celebra al Ducale il campionato del mondo per
individuare il miglior preparatore.
L'incontro è stato aperto da Jessica Nicolini, coordinatrice
delle politiche culturali della Regione e dall'assessore
all'agricoltura e dal vicepresidente della Regione Alessandro
Piana che ha ricordato che la Liguria produce il 40% di basilico
dell'intera produzione italiana con circa 900 mila mazzetti
l'anno. Da anni Paolo Lingua, giornalista e saggista,
coordinatore territoriale per la Liguria dell'Accademia della
Cucina, affronta temi relativi alla cucina con particolare
attenzione ai prodotti della nostra regione, affrontati anche e
soprattutto sul piano storico ed economico.
Nel libro, scritto con penna agile e leggera, Lingua si
sofferma sul basilico individuandone la tipologia di
coltivazione e il suo inserimento nella tradizione culinaria
ligure fino ad arrivare all'ipotesi della nascita del pesto:
non esistono documenti ufficiali e si può supporre che intorno
alla metà dell'Ottocento a un cuoco sia venuta l'idea di
amalgamare un battuto di basilico con una salsa agliata. Ampio
spazio è poi dedicato alla pasta con attenzione alla storia
economica e mercantile di Genova, dominatrice a lungo del
mercato del grano. (ANSA).
La storia del pesto genovese, un libro ne racconta l'origine
Paolo Lingua svela la 'data di nascita' della celebre salsa