(di Ida Bini)
Sono tanti i percorsi cicloturistici che attraversano il nostro Paese alla scoperta slow di territori autentici, ricchi di bellezze naturali e storiche e di tradizioni culturali ed enogastronomiche. In queste settimane la natura si tinge di colori caldi e le temperature più fresche invitano a pedalare e a scoprire nuovi paesaggi in giornata o per una breve vacanza.
La segnaletica e i punti di sosta attrezzati con servizi -oasi di accoglienza, aree fitness, capanni per l'osservazione della natura, rafting in kayak - permettono di apprezzare appieno la natura, visitare i siti storici, archeologici, i castelli, i borghi e i luoghi di culto. Info: ciclopedonaledellavaldineto.it La Green Road dei Fiori unisce in un unico itinerario la Val Rendena e la Valle del Chiese, 57 km in provincia di Trento, da Carisolo fino alle sponde del Lago d'Idro. Il primo tratto attraversa uno scenario alpino di grande suggestione nel Parco Naturale Adamello-Brenta lungo il fiume Sarca, mentre la Valle del Chiese è un percorso ricco di pievi e luoghi sacri. Si pedala accanto alle rive dei laghi e attraverso zone boscose che in queste settimane regalano uno spettacolare foliage. Non mancano borghi storici e siti che riportano i segni lasciati dalla Grande Guerra: camminamenti, trincee e postazioni per i quali la Ciclovia rappresenta un ottimo punto di partenza. Tra i tanti servizi a disposizione, anche un bus navetta sulla via del ritorno. Info: campigliodolomiti.it In Campania la Via Silente è un itinerario di circa 600 km su strade asfaltate a bassa percorrenza nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, uno dei parchi nazionali più grandi d'Italia, che in autunno si tinge di incredibili colori.
È un percorso ad anello in 15 tappe - con partenza e arrivo a Castelnuovo Cilento - che segue tratti costieri e si inoltra tra le montagne. La Via Silente parte nei pressi dello scalo ferroviario di Vallo della Lucania con un primo tratto collinare panoramico; poi si attraversa un borgo di pescatori fino alla costa da dove ci si inoltra verso l'interno, un territorio aspro e selvaggio ma ricco di siti d'interesse naturalistico, storico, archeologico e tradizioni culinarie. Meritano le grotte di Castelcivita e di Pertosa, le località di Pollica, Acciaroli, Marina di Camerota, Roscigno, l'oasi del fiume Alento e la magnifica Certosa di Padula. Al cicloturista viene consegnata la Silentina, documento che nei 59 comuni attraversati dà diritto a sconti e agevolazioni nelle strutture di accoglienza e che appongono un timbro a ogni sosta fino al suo completamento.
Info: laviasilente.it Il Cammino Minerario di Santa Barbara, in Sardegna, è un percorso ciclopedonale ad anello di oltre 600 km che parte e arriva a Iglesias, nella zona sudoccidentale dell'isola. E' composto da un fondo misto di asfalto, strade bianche e tratti di ferrovia dismessa, attraverso le aree minerarie delle regioni storiche dell'Inglesiente, Sulcis e Arburese-Guspinese. Si pedala nel Parco Geominerario Storico Ambientale tra le rovine post-industriali dell'epoca mineraria alla scoperta di grotte, scogliere, dune e spiagge sconosciute al turismo di massa e spettacolari scorci montani, con laghi e foreste incontaminate, dove non è raro incontrare esemplari di fauna autoctona come il cervo sardo. Presenza costante sono le chiese e le cappelle dedicate al culto di Santa Barbara, patrona dei minatori, come quella di Domusnovas, la più antica, che risale al 1223.
Innumerevoli i punti di interesse tra siti nuragici, villaggi fantasma e le gigantesche miniere dismesse, un'immensa ricchezza, di grande valore antropologico, che l'Unesco ha riconosciuto patrimonio dell'Umanità. Info: camminominerariodisantabarbara.org (ANSA).