Rubriche

'D'amore e d'Abruzzo', guida sentimentale di Paride Vitale

Volume edito da Cairo, da oggi in libreria

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCASSEROLI, 17 MAG - PARIDE VITALE, 'D'AMORE E D'ABRUZZO. GUIDA SENTIMENTALE ALLA REGIONE PIÙ BELLA DEL MONDO', (CAIRO EDITORE , PP. 272, EURO 18). Un racconto umano, prima che una guida turistica, in cui lo sguardo appassionato sull'Abruzzo va molto oltre il motivo della mera appartenenza. E' la descrizione inedita e personalissima che Paride Vitale, Pr seguitissimo sui social, fondatore nel 2011 della Paridevitale Agency, l'agenzia di comunicazione strategica e creativa che ha lavorato per marchi come Tempo, Levissima, Netflix, Ski, Mtv, ha messo nero su bianco nel libro 'D'amore e d'Abruzzo. Guida sentimentale alla regione più bella del mondo', in uscita oggi per Cairo editore (pp. 272, euro 18).
    Aveva già suggellato il suo amore per la natura selvaggia abruzzese fondando insieme a Ugo Morosi 'PARCO1923', un marchio di profumi che racchiudono le fragranze dei boschi incontaminati del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, dove il 46enne è cresciuto e dove tuttora fa base, dividendosi tra Milano e la sua Pescasseroli (L'Aquila).
    Dopo le avventure in giro per il mondo con Victoria Cabello per i programmi tv Pechino Express e Viaggi Pazzeschi, Vitale torna a parlare di Abruzzo con una guida sentimentale, ironica e senza pretese di esaustività, con riferimenti culturali, paesaggistici, culinari intessuti a quelli autobiografici, in capitoli che abbracciano esperienze di ogni genere, alla scoperta di sentieri di montagna, stazioni sciistiche, eremi, località costiere, personaggi, piatti e vini tipici, fauna selvatica, paesini e città medievali, per un weekend o un viaggio più lungo da fare con qualsiasi mezzo, dall'auto al treno alla bici, ma anche a piedi, con avventure in canoa o a cavallo.
    "Il punto è che io proprio non mi spiego come sia possibile che un posto bello come la mia regione, per me indiscutibilmente la più bella del mondo, abbia una awareness, per usare una di quelle parolacce che ti servono per sopravvivere a Milano, più bassa di quella della Papua Nuova Guinea", scrive nell'introduzione accennando ai visitatori che "restano inevitabilmente sedotti dalla bellezza schietta e selvaggia di questa regione ingiustamente (o per fortuna?) troppo poco conosciuta". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it