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Festival per Grazia Deledda ripete il successo dell'esordio

A Cervia due giorni di incontri e conversazioni letterarie

Redazione Ansa

(ANSA) - CERVIA, 21 MAG - La seconda edizione del Festival di Cervia per Grazia Deledda si è conclusa ripetendo il successo dell'esordio: la due giorni deleddiana nel giardino di Villa Caravella, la casa-vacanza comperata con i soldi del premio Nobel, ha registrato la partecipazione di un pubblico numeroso e molto attento, che ha confermato l'affetto e l'interesse per le opere di una grande scrittrice, ancora l'unica italiana premio Nobel per la letteratura.
    Nel cortile della 'casa color biscotto' si sono incontrati cervesi, turisti, appassionati di letteratura, curiosi, in un confronto all'insegna della cultura e della convivialità. "Alla sua seconda edizione, il Festival si è confermato essere il format giusto per l'omaggio che Cervia deve alla sua cittadina onoraria più illustre", commenta la giornalista Marisa Ostolani, presidente dell'Associazione Grazia Deledda, una Nobel a Cervia, che ha organizzato l'evento.
    "Continueremo il nostro percorso in un rapporto positivo con la città. Ai candidati sindaci abbiamo lanciato alcune proposte, tra cui la necessaria illuminazione delle statue deleddiane di Angelo Biancini, nella rotonda Milazzo, una sede adeguata per le associazioni culturali come la nostra e un progetto per il centenario dell'assegnazione del premio Nobel per la letteratura che dovrà essere all'altezza dello sguardo della seconda donna al mondo ad avere raggiunto questo traguardo".
    A ricordare la grande scrittrice anche la pronipote Grazia Elena Madesani Deledda, giunta a Cervia da Monza per dare la propria testimonianza e sostenere il lavoro dell'Associazione.
    Molto seguite le conversazioni letterarie. In particolare, "Quando il maestrale incontra il garbino" con gli autori sardi Silvia Sanna, Sarah Savioli e Alessandro De Roma chiamati a rileggere le opere cervesi di Grazia Deledda; la conferenza della scrittrice giornalista Lia Celi e la chiacchierata tra la critica letteraria Rossana Dedola e la giornalista Letizia Magnani su Elsa Morante. "Da tutti gli incontri del Festival è emersa la grande modernità di Grazia Deledda, scrittrice troppo a lungo dimenticata e ancora ingabbiata da definizioni critiche frettolose e superficiali", commenta Elena Gagliardi, vice presidente dell'associazione, che ha condotto le conversazioni.
    (ANSA).
   

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