SHIRAZ - Sono talmente tanti i luoghi di culto musulmani presenti in Iran, alcuni risalenti all'ottavo, nono secolo, che è impensabile farne un elenco. Qui ne proponiamo tre.
Se visitate Isfahan e Venezia, avete visto la metà del mondo, dicevano nei secoli passati. Davvero la città iraniana non vi deluderà, con la sua grandiosa piazza pedonale Naghshe Jahan, la seconda più vasta del mondo dopo la cinese Tien An Men, circondata da palazzi e cupole turchesi costruiti nel seicento sotto la dinastia safavide degli Abbas. Nella piazza, tra i suoi giardini, i giochi d'acqua e l'adiacente labirintico bazar, si possono passare giornate intere, senza mai annoiarsi. Un tempo campo da polo per i divertimenti dei sovrani, su Naghshe Jahan si affacciano, fra l'altro, due delle più belle moschee di tutta l'arte islamica.
La Moschea Lotfollah, con una soffitto cesellato come un cielo illuminato di stelle, su cui nelle ore diurne, grazie all'abilità degli architetti degli Abbas, si irradia una luce a forma di coda di pavone, e la Moschea Masjed-e-shah, un complesso imponente, che raccoglie tanta storia di architettura musulmana, compresi dipinti di scimmie che bevono vino e danzano (teoricamente proibiti dall'Islam) introdotti dall'ottocentesca dinastia Qajara.
A Shiraz, potete visitare un'altra moschea straordinaria: la moschea di Nasir al-Mulk dove, grazie alle sue piastrelle rosa e alle vetrate colorate, si crea al suo interno un caledoscopio di luci, quasi futurista.
E già che vi trovate a Shiraz, vi consigliamo una visita alle tombe di Hafez e Sa'di, due poeti vissuti mille anni fa, ma che ancora oggi sono un riferimento per gli iraniani moderni, capaci di recitare per ore versi scritti in epoca musulmana ma traboccanti di gioia di vivere, erotismo e inni al vino, visto come un mezzo per comunicare con Dio.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it