Occhi al cielo per lo sciame delle Liridi, concerti on line dedicati all’universo e un curioso esperimento con un radiotelescopio, organizzati dall’associazione Astronomers without borders che sta festeggiando il mese dell’astronomia. Eventi, maratone di osservazione e un festival dedicato all’eclissi solare del prossimo 21 agosto, che si vedrà in tutti gli Stati Uniti (#Eclipse2017). Sono sempre più numerose le occasioni per incuriosire e invogliare la gente a osservare il cielo e a imparare a riconoscere i più spettacolari eventi astronomici. Persino l’Unesco con il progetto Starlight da dieci anni sta monitorando e certificando i luoghi con le condizioni migliori dove contemplare le stelle (privi di inquinamento atmosferico, sonoro e luminoso), che stanno favorendo il turismo astronomico. Ecco dodici tra i siti più favorevoli all’osservazione del cielo, organizzati con attrezzature tecnologiche e ricettive.
Cerro Paranal in Cile
Nel deserto di Atacama, in Cile, il Cerro Paranal, a 2.635 metri d’altezza, ospita un osservatorio astronomico, gestito dall’European Southern Observatory, che vanta la presenza di un very large telescope, un enorme sistema di 4 apparati ottici riflettori. I rilevamenti delle stelle avvengono tramite un laser che crea l’effetto di una stella artificiale situata a 90 chilometri dal suolo. Il deserto cileno ha un clima asciutto e particolarmente favorevole all’osservazione della volta celeste anche per la totale assenza di inquinamento luminoso. La postazione, infatti, sorge a 12 chilometri dalla costa e a 1.200 chilometri da Santiago mentre la città più vicina, Antofagasta, si trova a 120 chilometri di distanza. Le visite all’osservatorio, raggiungibile solo in automobile, sono gratuite e previste ogni sabato mattina da prenotare sul sito: www.eso.org
Roque de los Muchachos in Spagna
Dal picco vulcanico di Roque de los Muchachos, sull’isola spagnola di La Palma, il cielo è così limpido che, quando brillano le stelle, sembra di toccarle con la mano. Nel giugno di trentadue anni fa venne costruito lì, a 2.420 metri sul livello del mare e ai piedi del parco nazionale de la Caldera de Taburiente, uno dei più grandi osservatori astronomici del mondo. Il complesso ospita 15 telescopi, gestiti da un gran numero di Paesi europei: l’italico Galileo e lo spagnolo Grantecán, con un diametro di più di 10 metri, tra i più famosi. La spiegazione scientifica alla purezza del cielo in questo angolo dell’arcipelago delle isole Canarie, è la mancanza di perturbazioni dovuta all’inversione termica che i venti alisei provocano e che, ristagnando tra gli 800 e i 1.600 metri di altitudine, fanno da filtro all’inquinamento. L’osservatorio si può visitare il martedì, il venerdì, il sabato e la domenica e tutti i giorni dal 15 giugno al 15 settembre; prenotazioni sul sito www.iac.es
Mauna Kea alle Hawaii
Sull’isola Hawaii, la maggiore dell’omonimo arcipelago statunitense, a 4.205 metri sul livello dell’oceano si trova l’osservatorio di Mauna Kea, un insieme di telescopi indipendenti, finanziati da agenzie governative di diversi Paesi, collocati sulla cima di un vulcano per osservare le stelle. I visitatori possono accedere alla stazione del distretto astronomico, situata a 2.775 metri d’altezza,
dove, per abituarsi alla pressione atmosferica, dovranno rimanervi almeno trenta minuti prima di salire fino in cima. Le osservazioni del cielo sono gratuite e guidate, anche senza prenotazione.
Valle del Elqui in Cile
A 500 chilometri a nord di Santiago del Cile si trova la Valle del Elqui, un luogo magico dove la mancanza di inquinamento luminoso e atmosferico permette di osservare perfettamente la volta del cielo. Qui diverse organizzazioni internazionali hanno installato osservatori astronomici scientifici, come Cerro Tololo , Gemini Sur e la Silla. Ma ci sono anche stazioni d’osservazione per turisti, come quelli di Cerro Mamalluca e l’osservatorio del Pangue, che organizzano visite guidate tutti i giorni, cavalcate notturne, trekking e persino alloggi in capsule dotate di telescopi. Per informazioni e prenotazioni: www.turismoastronomico.cl
Socorro negli Usa
Nella stazione di Socorro, a due ore di macchina da Albuquerque nel Nuovo Messico, si trova un gruppo di radiotelescopi – Very Large Array - con 27 piatti parabolici, disposti lungo tre lati a formare una gigantesca “Y”, che forma una potentissima antenna. Il sito, che offre anche un teatro, un museo e un negozio di souvenir, è diventato famoso grazie alle riprese del film Contact, girato proprio qui nel 1997. Le visite gratuite durano 30 minuti e si fanno il primo sabato di ogni mese; prenotazioni sul sito: public.nrao.edu/visit/very-large-array
Mackenzie Region in Nuova Zelanda
Sul Monte Cook, in Nuova Zelanda, c’è la riserva del buio più grande al mondo: è l’Aoraki Mackenzie International Dark Sky Reserve, 4.300 chilometri quadrati dove, grazie all’assenza di illuminazione artificiale nei dintorni, le osservazioni del cielo sono mozzafiato. Da qui si possono vedere le Nubi di Magellano e due piccole galassie irregolari, satelliti della via Lattea. L’osservatorio offre visite guidate e tantissime attività per esperti e curiosi, tra cui corsi fotografici e la possibilità di osservare il cielo mentre si degustano vini dell’adiacente cantina.
Informazioni: mackenzienz.com/activities/stargazing
Saint-Barthélemy in Val d’Aosta
Nella frazione di Lignan, in Valle d’Aosta, c’è l’osservatorio astronomico e planetario di Saint-Barthélemy, che a 1.670 metri d’altezza offre due terrazze di osservazione, un laboratorio fisico e una stazione meteorologica con una grande varietà di strumenti scientifici a disposizione. Le visite diurne e notturne vanno prenotate sul sito: www.oavda.it
Galloway in Scozia
Il parco forestale del Galloway è un’area naturale di 777 chilometri quadrati di valli alberate e colline nel sud della Scozia; l’International Dark Sky Association l’ha scelto come miglior luogo dove osservare le stelle, i pianeti e le meteore e dove, anche con un semplice binocolo, si ammirano in cielo spettacoli incantevoli. Nello Scottish Dark Sky Observatory ci sono due potenti telescopi per le osservazioni celesti mentre il tetto dell’osservatorio a scomparsa regala la possibilità di trovarsi in mezzo alla natura selvaggia con le stelle che illuminano il cielo. Le visite vanno prenotate sul sito: scottishdarkskyobservatory.co.uk
Alqueva in Portogallo
Dark Sky Reserve, nell’Alentejo portoghese, è il primo sito al mondo che il progetto Starlight dell’Unesco ha certificato come destinazione per il “turismo stellare”. Qui, infatti, su tremila chilometri quadrati che coprono i comuni di Alandroal, Barrancos, Moura, Mourao, Reguengos de Monsaraz e Portel, l’osservazione del cielo stellato è particolarmente favorevole e organizzata da strutture che ospitano gli astro-turisti. Lungo la Alqueva Dark Sky Route ci sono stazioni di avvistamento con telescopi e binocoli e alloggi dedicati a chi ama guardare le stelle. Per conoscere le attività e gli appuntamenti: www.darkskyalqueva.com
Perinaldo in Liguria
In provincia di Imperia, a Perinaldo, si può ammirare la volta celeste dall’osservatorio astronomico G.D. Cassini, che possiede numerosi strumenti, tra cui un telescopio newtoniano e altri per l’osservazione del sole. La stazione è aperta tutti i giorni per visite guidate, percorsi e lezioni, oltre a offrire numerose attività didattiche. Accanto all’osservatorio ci sono un interessante museo e il giardino delle stelle, un angolo attrezzato per scrutare il cielo a occhio nudo verso nord.
Per informazioni: www.astroperinaldo.it
Umbria e Abruzzo
Sono le due regioni che offrono punti di osservazione privilegiati grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso: lo storico osservatorio di Campo Imperatore sul Gran Sasso si trova a 2.200 metri d’altezza e possiede due telescopi per l’osservazione delle supernovae. Le visite, aperte a tutti, si fanno di giorno e di sera con lezioni e conferenze. In Umbria, invece, i monti Sibillini sono i luoghi più isolati degli Appennini, privi di inquinamento luminoso, ma il “buio certificato” si trova anche nei pressi dell’Hotel Castello di Petroia , antico maniero abbarbicato su una collina tra Gubbio e Perugia. Il suo cielo, infatti, ha ottenuto la certificazione da Astronomitaly, la prima rete di turismo astronomico. Per conoscere appuntamenti e offerte: www.petroia.it