(ANSA) - NEW YORK, 7 MAG - A ottobre Thom Browne chiude la
sua prima sfilata a Parigi con un coup de theatre. Accompagnato
da un abito nuziale, un unicorno in tulle a grandezza naturale
sfila in passerella e il mondo della moda si chiede: perché? La
risposta è ai Cloisters del Met, un vero e proprio monastero
ricostruito a Manhattan, dove dal 10 maggio apre una sezione di
"Heavenly Bodies: moda e immaginazione cattolica".
L'abito di nozze unisex, centinaia di nastri di tulle bianco
con l'unicorno ricamato in filo d'oro, è esposto accanto alla
sua ispirazione, l'Unicorno in Cattività, simbolo cristologico
per i credenti, per i laici immagine del matrimonio. "Ci ricorda
che, nel mondo medievale, sacro e profano erano collegati e
niente era mai lontano da Dio", dice il catalogo. Browne è il
compagno di Andrew Bolton, direttore del Constume Institute, che
ha messo assieme la "mostra dell'anno" del Met. Fino all'8
ottobre, propone 150 capi di alta moda e 40 paramenti sacri mai
usciti finora dalla Sacrestia della Cappella Sistina.
Sacro e moda in mostra al Met
150 capi griffati, quando la moda avvicina a Dio