GIACARTA - I dragoni carnivori dell’isola indonesiana di Komodo, le enormi lucertole alte quasi tre metri simili a terribili mostri preistorici, sono ormai diventate famose nel mondo e attirano circa 10 mila intemerati turisti al mese. Meno persone di quante attraggano le spiagge bianche e più rassicuranti di altri atolli dell’arcipelago ma troppe per mantenere intatto un habitat unico al mondo, decretato dall’Unesco patrimonio dell’umanità e sacro per la piccola popolazione umana locale che considera le spaventose bestie proprie divinità.
Per niente impressionati dalle dimensioni dei dragoni e dal fatto che siano particolarmente attirati dall’odore del sangue, sono in molti – riferiscono le cronache locali - ad avvicinarsi con comportamenti poco rispettosi e di recente una sigaretta accesa lanciata da un turista ha mandato in cenere una decina di ettari dell’isola.
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