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National Gallery verso la grande festa per il bicentenario

Al lavoro con nuovi progetti e mostre per celebrazioni del 2024

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 17 FEB - Un programma di nuove mostre e attività che attragga e stimoli il pubblico di tutto il mondo, ma anche interventi di restauro degli ambienti del museo, per migliorare l'esperienza di visita, e la nascita di un centro di ricerca per diventare leader mondiale negli studi e nelle indagini sulla pittura storica: saranno riuniti sotto il nome di NG200 i tanti progetti che la National Gallery di Londra ha l'intenzione di realizzare per celebrare al meglio, in una vera festa dell'arte e della cultura, il bicentenario del 2024. Per questo il museo britannico, fondato nel 1824, ha annunciato di voler formare un team di progettazione multidisciplinare che si metterà subito al lavoro in vista dell'importante compleanno.
    Oltre a mostre ed eventi, la National Gallery sta pianificando il completamento dei lavori ai suoi edifici di Trafalgar Square al fine di migliorare l'accoglienza ai visitatori, ma anche l'intervento sugli spazi esterni, per valorizzare la presenza della sede museale nel contesto urbano. Inoltre, nascerà un nuovo centro di ricerca, probabilmente ospitato nello storico Wilkins Building, che aiuterà il museo a raggiungere l'obiettivo di guidare a livello internazionale gli studi sulla pittura antica, per offrire il proprio contributo a esperti, accademici e studenti. "La pandemia Covid-19 ha avuto un effetto catastrofico sul numero di visitatori di tutte le istituzioni culturali e artistiche, inclusa la National Gallery, e ci vorrà del tempo prima che queste tornino ai livelli del 2019. Ma c'è speranza all'orizzonte e l'arte e la cultura hanno un ruolo fondamentale da svolgere nella guarigione del nostro Paese", afferma Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery, ribadendo che quello da lui diretto "è stato il primo grande museo ad aprire dopo che le restrizioni di blocco sono state revocate nel luglio 2020, dimostrando il suo impegno a far parte della storia di recupero della nazione. Ma, per farlo, dobbiamo iniziare a pianificare ora". (ANSA).
   

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