(di Claudio Salvalaggio)
(ANSA) - WASHINGTON, 17 NOV - Vittore Carpaccio sbarca negli
Usa per la sua prima restrospettiva all'estero con una mostra
intitolata "Il maestro narratore del Rinascimento veneziano" e
inaugurata oggi a Washington nella prestigiosa National Gallery
of Art (Nga) dall'
ambasciatrice d'Italia negli Usa Mariangela Zappia.
"L'esposizione di opere di Vittore Carpaccio, che incanta per la
sua rappresentazione unica e dettagliata di una Venezia
multietnica, è il risultato di una formidabile collaborazione
tra una delle più importanti istituzioni culturali degli Stati
Uniti insieme a molti musei, chiese e collezionisti privati
italiani, europei e americani, con il sostegno dell'
Ambasciata d'Italia e dell'Istituto di Cultura a Washington", ha
sottolineato Zappia nella conferenza stampa di presentazione,
presenti la Fondazione Musei Civici e una rappresentanza della
città di Venezia.
E' stata la direttrice della Nga Kaywin Feldman ad
introdurre Carpaccio, artista - ha ammesso - "poco noto negli
Usa, se non per l'omonimo piatto" (Steak Carpaccio), inventato
peraltro dal patron dell'Harry's Bar di Venezia Arrigo Cipriani
nel 1963 e intitolato al pittore perche' il colore della carne
cruda gli ricordava i colori intensi, vividi dei quadri del
maestro, di cui in quel momento si teneva una mostra a palazzo
Ducale. Anche se della sua vita si conosce poco e fu oscurato da
Tintoretto, Tiziano e Bellini, Carpaccio resta comunque uno dei
giganti del Rinascimento veneziano e forse quello che piu' ha
saputo raccontare con dovizia di particolari e realismo la vita
quotidiana della Serenissima tra il XV e il XVI secolo, quando
Venezia era una impero marittimo e un crocevia culturale tra est
e ovest. Un "master storyteller", un pittore di storie, un
sublime narratore che si muove come un grande regista,
componendo scene in un delicato equilibrio tra tensione
spirituale, simbolismo, vita di tutti i giorni.
La grande esposizione, che resterà aperta sino al 12
febbraio, conta circa 45 dipinti e 30 disegni. Tra le opere
scelte, alcune sono state recentemente restaurate per la mostra
(con il contributo di Save Venice), come "Sant'Agostino nello
studio" (1502) e "San Giorgio e il drago" (c. 1504-1507), due
autentici capolavori, ma anche "La Vergine che legge" (1505),
dove è stato riportato alla luce un Gesù bambino precedentemente
nascosto per dissimulare il taglio della tela. Altre opere
verranno esposte per la prima volta al di fuori dell'Italia: tra
queste il ciclo narrativo completo dei sei teleri delle "Storie
della Vergine" (c. 1502-1508) realizzato per la Scuola di Santa
Maria degli Albanesi a Venezia.
La mostra è stata curata da Peter Humfrey, studioso di
pittura veneziana e professore emerito di storia dell'arte
all'Università di St Andrews, in collaborazione con Andrea
Bellieni, curatore dei Musei Civici di Venezia, e Gretchen
Hirschauer, curatrice della pittura italiana e spagnola alla
National Gallery of Art. L'esposizione è accompagnata dalla
pubblicazione del relativo catalogo da parte della National
Gallery of Art e dalla Yale University Press e da una serie di
eventi organizzati per l'occasione, tra cui un ciclo di
conferenze in persona e da remoto sulla vita e le opere di
Carpaccio e un concerto del The Baltimore Consort presso
l'edificio ovest della National Gallery of Art. (ANSA).
Carpaccio storyteller, in Usa prima retrospettiva estera
Il maestro del Rinascimento veneziano sbarca a Nga di Washington