(di Alessandra Baldini)
(ANSA) - NEW YORK, 21 NOV - La maggiore collezione privata al
mondo di armature, un'altra, tra le più importanti su scala
internazionale ancora nelle mani di una sola persona, di oggetti
archeologici tra cui una testa in bronzo di Marco Aurelio e
altre di marmo di divinita' e imperatori. Dipinti del medioevo
italiano a foglia d'oro, avori anglosassoni, smalti di Limoges.
Co-erede, con il fratello maggiore Leonard, dell'impero dei
cosmetici Estée Lauder, il 78enne Ronald colleziona arte da 65
anni, sempre con la stessa filosofia dell'"Oh, My God".
"Funziona cosi': se vedo un oggetto e mi suscita un 'Oh', non
vale; se dico "Oh My' e' buono ma non tra i migliori di
quell'artista", spiega. E' all''Oh My God" che Lauder comincia a
pensare di aprire il portafoglio, aiutato in quest'ultimo
decennio, da un piccolo gruppo di esperti tra cui Keith
Christiansen e William Wixom, ex curatori rispettivamente
dell'arte europea e medievale al Metropolitan, ma anche dal
gallerista romano Valerio Turchi per la raccolta di antichita'.
La mostra coincide con i venti anni della Neue Galerie, il museo
sulla Quinta Strada fondato da Lauder nel 2001 con l'amico
gallerista Serge Sabarsky per ospitare opere dalla Mitteleuropa
a cui nel 2006 si e' aggiunto il celebre ritratto di Adele Bloch
Bauer di Gustav Klimt, la "Lady in Gold", acquistato dall'erede
Maria Altman (nel film omonimo interpretata da Helen Mirren) per
oltre 130 milioni di dollari. I pezzi della collezione,
tutti entrati nella raccolta nell'ultimo decennio, sono
allestiti in modo da dar l'impressione di entrare in una delle
case di Lauder. A contenere pezzi archeologici - una passione
recente per Lauder che ha cominciato ad acquistarli nel 2012 -
sono vetrine di una serie disegnata da Carlo Scarpa, nella
stessa stanza c'e' un'armadio di Gio Ponti. Tra i dipinti del
Trecento italiano, una Madonna col Bambino di Bernardo Daddi
faceva parte di una pala d'altare, i cui pezzi principali sono
oggi al Courtald, proveniente dalla Chiesa di San Giorgio a
Ruballa vicino a Bagno a Ripoli.
La collezione di armature e' spettacolare e Lauder ne ha
promesso ben 90 pezzi al Metropolitan. La donazione e' la piu'
importante del genere dal 1942, con pezzi che vanno dal Medioevo
e Rinascimento a rari esempi di armi da fuoco. Il Met ha
ribattezzato in onore del mecenate le 11 gallerie che ospitano
la sua attuale collezione di Arms and Armours.
A differenza del fratello Leonard, il cuore di Lauder batte a
destra: il tycoon, compagno di college a Wharton dell'ex
presidente Donald Trump, e' stato tra i suoi grandi finanziatori
anche se qualche giorno fa ha detto che non lo appoggera' nella
nuova corsa per il 2024. Con Leonard, Ronald ha in comune la
passione per l'arte: il maggiore dei Lauder ha promesso al Met
una imponente raccolta di quadri cubisti: 33 Picasso, 17
Braques, 14 Leger e 14 Gris, per un valore complessivo stimato
all'epoca in oltre un miliardo di dollari. (ANSA).
La collezione Lauder in mostra alla Neue Galerie
Archeologia e armature raccolti dall'erede Estée Lauder