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Estate 2023, operatori europei ottimisti ma spaventa l'economia

Booking.com, in Italia 49% pessimista su politiche pubbliche

Redazione Ansa

La stagione estiva in corso? È con una ventata di ottimismo che la affrontano albergatori e operatori di case vacanze in Europa. Seppur con qualche ombra, tra caro-bollette e costi del personale. A raccontarlo è il Barometro Europeo delle strutture ricettive 2023, ricerca di Booking.com su opportunità e sfide in Europa per l'alta stagione in corso, pubblicata in collaborazione con Statista.
    "Noi di Booking.com - spiega il Regional Manager Italia, Israele, Malta, Alessandro Callari - desideriamo contribuire in modo costruttivo al dibattito su alcune delle principali sfide per il settore, condividendo utili spunti con l'industria e con gli stakeholder".
    Realizzato tra il 28 marzo e il 15 maggio 2023, il report racconta come, a fronte di livelli di occupazione e prezzi aumentati negli ultimi 12 mesi mediamente del +60% e +51%, quasi la metà degli operatori in Europa (46%) prevede che il 2023 sarà l'anno in cui si registreranno i guadagni più alti. Un sentiment commerciale in crescita anche in Italia, dove oggi lo condivide un professionista su due (49%), mentre a marzo era solo uno su tre (36%). Le ombre che spaventano? Innanzitutto, le condizioni economiche generali (47%) e ostacoli come i costi dell'energia (86%, in Italia 84%), l'accesso ai capitali (36% in Europa, 39% in Italia) e la questione del personale, sia l'acquisizione che il mantenimento (in Europa nel 44% dei casi, in Italia 51%). Ciò che però contraddistingue fortemente l'Italia dal resto d'Europa è che quasi la metà dei professionisti del settore alberghiero (il 49%) crede che l'impatto delle politiche pubbliche sia controproducente o addirittura molto dannoso, rispetto al 20% che da esse si aspetta effetti positivi. Si tratta, in tutta Europa, della visione più pessimistica a riguardo. 
   

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