(ANSA) - LOS ANGELES, 02 MAR - Specchi con foto di donne
coronate da fiori e farfalle, gioielli che intrecciano fili
dorati a pietre, scarpe stampate in 3D e intessute in materiale
riciclato, tavoli smaltati, sedie fluo e una grande statua a
metà tra un uomo e un robot. La mostra dell'artista Elena
Manferdini - allestita all'Istituto Italiano di Cultura di Los
Angeles fino al 19 aprile - propone oggetti molto diversi tra
loro, ma legati da uno studio intelligente e colorato sulla
nostra identità nel mondo digitalizzato e sul rapporto con
l'ambiente.
"È andato tutto liscio. L'America sa essere molto generosa",
considera guardandosi indietro. "Nell'era attuale,
contrassegnata da artefatti digitali effimeri e immagini
computazionali, la natura appare familiare ma anche stranamente
sintetica. Mi interessa mettere in mostra la dicotomia tra
rappresentazione naturale e artificiale", dice ancora l'artista,
che ha usato un software per produrre alcune sue opere: "i
ritratti femminili applicati sui cinque specchi tondi in mostra
sono visualizzazioni che ho ottenuto immettendo un testo in un
programma. In più, usando il cellulare e un QRcode l'immagine
diventa tridimensionale e si muove nello spazio", spiega. "La IA
è uno strumento affascinante. La macchina può imparare a
produrre. Ma tocca all'uomo interrogarla, stimolarla e poi
selezionare. Questo ruolo è insostituibile". (ANSA).
Natura e intelligenza artificiale in mostra a Los Angeles
Esposizione di Elena Manferdini all'Istituto di cultura