Non di solo cinema vive Los Angeles. Mentre Hollywood si prepara agli Oscar, una folla di appassionati d'arte - punteggiata da qualche star del calibro di Sacha Baron Cohen, Chris Rock, Jeffrey Wright e Jane Fonda - ieri sera è accorsa alla Gagosian Gallery di Beverly Hills per l'inaugurazione di una retrospettiva dedicata a Jean-Michel Basquiat.
"Per essere un artista legato a doppio filo alla scena della New York degli anni '80, Basquiat è stato straordinariamente prolifico a Los Angeles", commenta Fred Hoffman, che ha curato l'esposizione. Tra novembre 1982 e maggio 1984 l'artista visse a Venice Beach, nella residenza e spazio creativo che Larry Gagosian possedeva su Market street. In questo diafano spazio industriale, incastrato tra altri capannoni e hotel, proprio di fronte all'Oceano, Basquiat ha prodotto circa un centinaio di dipinti, numerosi lavori su carta e sei serigrafie. Made on Market Street, aperta fino al 1 giugno, riflette su questa fase cruciale attraverso una trentina di opere, alcune delle quali sono tra i suoi dipinti più famosi e celebrati.
"Los Angeles è sempre stata una grande città per gli artisti e Jean-Michel la considerava un cambiamento rinfrescante rispetto a New York - ha detto Larry Gagosian presentando l'esposizione -. L'immensità del suo talento era evidente, ma per la mia carriera è stato un punto di svolta lavorare con lui, presentarlo a Los Angeles e assistere all'incredibile impatto che la sua arte e il suo lascito hanno avuto sulla nostra cultura".
Dopo aver conosciuto Basquiat nel 1981 a Manhattan, il gallerista lo invitò a Los Angeles e organizzò in città una sua personale: fu la prima volta che il lavoro di Basquiat, così informato dai graffiti e dall'hip-hop, toccava la costa ovest degli Stati Uniti, la prima volta che usciva da New York. Fu inaugurata nell'aprile del 1982, pochi giorni dopo la chiusura della sua mostra-debutto nella galleria di Annina Nosei, a SoHo.
La mostra di Gagosian in California lo consacrò definitivamente come una voce innovativa e imprescindibile dell'epoca. Nel novembre 1982 Basquiat tornò in città, vivendo e lavorando nella residenza di Venice: un open space di tre piani, con un cortile interno aperto alla luce e all'aria della vicina spiaggia. Qui incontrò il curatore, storico e editore d'arte Hoffman, con cui produsse sei serigrafie su tela di grandi dimensioni. "Per lui - ricorda Gagosian - lavorare a Venice significava essere al riparo dalle distrazioni e dalle pressioni della scena artistica di New York".
Basquiat torna a Los Angeles, personale alla Gagosian Gallery
Una retrospettiva di opere create dall'artista a Venice Beach