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Turismo, le 10 città più accessibili d'Europa

Roma al decimo posto per le persone a mobilità ridotta

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 MAG - L'attenzione verso le persone con mobilità ridotta è sempre più attuale, anche nel mondo del turismo: dalla Francia ai Paesi Bassi, dalla Svizzera all'Austria, l'accessibilità risulta un valore fondamentale di benessere e inclusione. Il tema è di grande attualità anche sui social: su Instagram l'hashtag #accessibility conta quasi 960mila contenuti, mentre su TikTok si arriva addirittura a quota 2 miliardi di visualizzazioni tra video e live generate.
    Ulteriori conferme vengono da Google Trends che propone un'analisi su scala nazionale, ma di natura prettamente geografica: le Marche è la regione maggiormente interessata alle questioni 'accessibility oriented', seguita da Sardegna, Lazio, Piemonte e Veneto. A questo proposito il Dipartimento dei trasporti del Regno Unito ha redatto lo studio 'Disabled People's Travel Behaviour and Attitudes to Travel', in cui vengono elencate le 10 città più accessibili d'Europa. La medaglia d'oro la conquista Londra, che precede Parigi e Amsterdam. Completano la graduatoria Berna, al quarto posto, seguita da Oslo, Dublino, Vienna, Reykjavík e Madrid. Al decimo posto, Roma. La presenza di una città italiana è un importante riconoscimento ma secondo gli esperti si deve fare ancora meglio per garantire una quotidianità sempre più inclusiva.
    "L'accessibilità è un tema delicato che coinvolge tutti i principali settori operativi, tra cui il turismo - commenta Lara Pollifrone, accessibility manager di Kone Italy& Iberica - Ci impegniamo ad aiutare a superare le barriere architettoniche in qualsiasi tipologia di edificio; in particolare nei palazzi storici e di interesse culturale abbiamo sviluppato la linea Kone Motus, miniascensori e montascale in spazi limitati per garantire a tutti la possibilità di spostarsi in autonomia".
    "Viaggiare, fare sport, partecipare ad attività culturali e ricreative sono modi gratificanti di usufruire del proprio tempo - spiega Antonella Celano, presidente dell'Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare - Purtroppo, però, non tutti riescono ad accedere a queste iniziative e occorre intervenire tempestivamente, soprattutto, in vista della stagione estiva". "Nello specifico - prosegue Antonella Celano - servono iniziative mirate ed efficaci come il progetto 'SiPuò, pratiche di accessibilità' che abbiamo promosso assieme all'Associazione Sclerosi Tuberosa e all'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare sezione Mazara del Vallo, con l'obiettivo di sviluppare un modello innovativo di accessibilità e inclusione delle pratiche di turismo e tempo libero. Il progetto, cofinanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, consente alle persone con disabilità e ai loro famigliari di poter accedere a settori specifici come, appunto, quello turistico e ricreativo". (ANSA).
   

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