(di Alessandra Baldini)
(ANSA) - NEW YORK, 22 OTT - Le donne della street art
sfondano il soffitto di vetro all'Onu di New York: una grande
mostra nell'atrio dei visitatori presenta fino al 29 novembre
una serie di opere - alcune nuovissime e create per l'occasione
- di artiste famose come la giapponese Lady Aiko, prima donna a
dipingere sul Muro della Bowery, o come Kelsey Montague, amata
da Taylor Swift e che ha studiato arte a Firenze, o giovani come
Danielle Mastrion che per sei anni ha collaborato con Spike Lee
a Brooklyn.
Tra le artiste coinvolte nell'iniziativa al Palazzo di Vetro
ci sono veterane della bomboletta come Swoon (Caledonia Curry,
una delle prime ad essere riconosciuta internazionalmente) e
Lady Pink, che cominciò a 17 anni frequentando il gruppo di Andy
Warhol, Keith Haring e Jean Michel Basquiat.
Mattanza, che partecipa con un'opera di robot art dedicata
all'iraniana Masha Amini, ha cominciato a studiare le
graffitiste per il libro Street Art is Female, uscito in Italia
con White Star/National Geographic Italia e che nell'edizione
Usa ha vinto a dicembre 2023 il primo premio per la non fiction
ai National Journalism Awards a Los Angeles. Aiko, arrivata a
New York da Tokyo a metà anni Novanta con il dizionario inglese
in valigia, ha cominciato come assistente di Takashi Murakami a
Brooklyn: "Anche lui - spiega all'ANSA - era giovane e alla sua
prima mostra. Ma ad essere onesta, non mi sembrava una svolta.
Continuavo a assistere un maschio giapponese perche' riuscisse
nel 'suo lavoro". Presto Aiko senti' che doveva andare avanti da
sola e comincio' a usare come tele i muri del Lower East Side e
di Hell's Kitchen. Tornata a New York dopo una fase in Europa,
fondò con Patrick McNeil e Patrick Miller il trio Faile
(anagramma per A Life) da cui uscì nel 2006 per lavorare con
Banksy sul documentario del 2010 Exit Through the Gift Shop. Con
uno stile che mescola estetica giapponese e cultura pop
occidentale, nel 2012 Lady Aiko fu scelta per dipingere il Muro
della Bowery, prima donna sul piu' ambito luogo della street art
a Manhattan. In mostra Aiko ha portato un trittico realizzato
con la tecnica dello stencil in cui al motivo del teschio e
tibie e' affiancato quello del coniglietto.
La mostra, col patrocinio della Rappresentanza Permanente
italiana all'Onu, presenta due opere di artisti maschi: Fin Dac
e Tvboy, l'italiano Salvatore Benintende, considerato uno degli
inventori del neopop. Tra le artiste, l'ucraina-americana Maya
Hayuk, che amplifica su larga scala il lavoro senza firma di chi
intreccia tessuti o ricami: e' stata la terza donna dopo Aiko e
Swoon a dipingere sul Wall della Bowery. Maya rifiuta
l'etichetta di 'artista donna' e ha accettato di partecipare
solo perche' la mostra e' al Palazzo di Vetro. "La cosa
eccitante della street art - spiega - e' la sua natura attivista
e anonima. Come 25 anni fa a San Francisco, dove era l'opera ad
avere il sopravvento, non l'identità della persona". (ANSA).
Donne della street art in mostra all'Onu
Con Lady Aiko artiste della bomboletta oltre il tetto di vetro